di Giovanna Di Rosa, twitter@gaiaitaliacom
L’uomo che non si è laureato in legge, ma dà lezioni di diritto costituzionale al presidente Mattarella; il sedicente politico che è di sinistra, ma anche di destra, sicuramente non populista, ma anche sì a seconda di come tiri il vento; l’uomo di Movimento che in nome della sua poltrona potrebbe fare qualsiasi cosa, anche riuscire a dire una cosa intelligente si è autoeletto nuovo Capo della Polizia senza che nessuno abbia avvisato Gabrielli. Cosa volete, è lo stile a 5Stelle. Fanno fuori gli assessori senza dire loro nulla.
Luigi Di Maio già steward del San Paolo di Napoli è intervenuto da par suo sulla questione dei disordini in occasione del disumano sgombero di piazza Indipendenza a Roma, ed è intervenuto come solo lui poteva fare: secondo Luigi Di Maio infatti non si possono “vedere scene di guerriglia come quelle di ieri e poi alla fine accusare e mettere sotto inchiesta i poliziotti e la Polizia di Stato per una frase“ perché, ha fatto sue le parole di Manlio Di Stefano “occupare un palazzo, oltre a creare degrado e pericoli, è illegale”, come è illegale l’abusivismo, che è un reato. Quindi secondo Di Maio non si deve criminalizzare l’agente che “nella tensione del momento” ha detto “se tirano qualcosa spaccategli il braccio” perché secondo Di Maio, l’uomo che sa più cose di tutti gli uomini del mondo, “fa più notizia questo che loro” (loro chi? quei poveracci che venivano buttati fuori dopo quattro anni da una casa dove vivevano e che non sapevano dove andare a dormire la notte?), “che lanciano di tutto contro la polizia”.
Di Maio affida le sue parole alla pancia fascista d’Italia dopo che il Capo della Polizia Gabrielli invitando a non fare di ogni erba un fascio (ops!), ha dichiarato che “andrà fino in fondo” per colpire gli esagitati che scambiano un intervento di Polizia per una guerra (questa frase è nostra, non di Gabrielli). Di Maio è naturalmente intervenuto a difesa di Virginia Raggi e della devastata (e devastante) giunta capitolina prima che a qualcuno venisse in mente di accusare la Sindaca – quando chiunque abbia un minimo di senno sa che con questa faccenda la Sindaca c’entra assai poco, essendo faccenda che viene da lontano – e prima che la stessa Sindaca e l’onniciarlante assessora Montanari decidessero di far sentire il loro inutile verbo sulla questione.
Luigi Di Maio si candida quindi, oltre alla presidenza del Consiglio, anche alla direzione della Polizia, le Forze Armate i Servizi Segreti ed il Dicastero dell’Immigrazione. Magari qualcuno lo manderà invece a dirigere il traffico. Ad Avellino.
(25 agosto 2017)
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