di Gaiaitalia.com, #ReggioEmilia
Rientrato a casa con la luna storta ha preso a cinghiate la figlia non ancora 18enne “colpevole” di non avergli preparato la cena. E’ l’ennesimo grave episodio di violenza in famiglia, consumatosi ieri sera in un’abitazione di un comune della Val d’Enza, e culminato con la denuncia operata dai carabinieri di San Polo d’Enza alla Procura reggiana nei confronti di un 40enne operaio residente in Val d’Enza chiamato a rispondere del reato di abuso dei mezzi di correzione e disciplina e che aveva pestato la figlia “per educarla”.
La figlia vittima delle violenze è stata condotta in ospedale dove i sanitari l’hanno medicata per un trauma cranico minore e contusioni multiple giudicandola guaribile in 5 giorni.
I fatti sono accaduti il 13 agosto poco dopo le 23,00 quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, avvisata da un operatore in servizio al 112, a sua volta allertato dal personale medico del 118, interveniva presso un’abitazione di un comune della Val d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, dove era stata segnalata l’aggressione ad una ragazza non ancora maggiorenne. Giunte sul posto le forze dell’ordine notavano la presenza di personale medico che stava prestando soccorso ad una ragazza che veniva condotta in ospedale per le cure del caso. I militari avevano quindi modo di appurare che poco prima il padre, rientrato a casa con il figlio maschio, non aveva esitato a prendere a cinghiate e calci la figlia “colpevole” di non avergli preparato la cena.
L’uomo è stato denunciato alla Procura reggiana per il reato di abuso dei mezzi di correzione e disciplina. Secondo quanto accertato dagli stessi militari non risulta che l’uomo abbia commesso nel passato analoghe condotte ai danni della figlia.
(14 agosto 2017)
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