di Paolo M. Minciotti
Uno dei tanti orrendi quotidiani nigeriani vorrebbe farci credere che “non meno di 42 uomini” sarebbero stati arrestati per omosessualità in un hotel di Lagos; questi “42 uomini” sarebbero stati così incoscienti e stupidi da farsi beccare, tutti insieme, in un hotel della capitale di un paese tra i più omofobi del globo dove sono in vigore leggi tra le più rigide della terra (nel nord islamico del paese gli omosessuali si ammazzano a colpi di pietre, in onore alla Sharia) mentre si divertivano allegramente… Questi vorrebbero farci credere.
Gli arresti sarebbero stati effettuati lo scorso 30 luglio alle 15.30 con una spettacolare azione della Polizia nigeriana – tra le più corrotte del globo – che non è nuova ad inventarsi arresti mai avvenuti a beneficio dell’orribile stampa locale che, per parlare dell’accaduto, si basa sulla testimonianza anonima di un anonimo abitante del quartiere che, casualmente, vive proprio vicino all’hotel che “sarebbe stato chiuso” e racconta di come almeno “40 persone”, deve averle contate ad una ad una, siano state “arrestate” nell’hotel che “ospitava omosessuali”.
La legge in vigore in Nigeria punisce gli atti omosessuali con 14 anni di prigione; punisce con 10 anni le manifestazioni “omoaffettive” in pubblico, anche tra parenti consanguinei; punisce addirittura chi partecipa a matrimoni egualitari all’estero. Questa stampa disgustosa vuole farci credere che più di 40 persone sfidano tutto questo in un hotel – la legge punisce con sei anni di carcere anche chi affitta stanze ad omosessuali – dove chiunque può denunciarle alla polizia per un po’ di sesso?
Farebbero prima a scrivere di essere proni all’omofobia al potere e di dovere, con un po’ di scandalismo, sostenere l’omofobia delle forze dell’ordine e del governo con un atteggiamento che è definibile solo come complicità che con il giornalismo e l’informazione nulla ha a che vedere.
Sono numerosissimi i casi di presunti omosessuali nigeriani che, spesso per vendetta, vengono denunciati alle forze dell’ordine, arrestati, abusati e quindi rilasciati senza nessuna accusa, perché la giustizia [sic] del paese non è in grado di provare nulla e gli arresti vengono effettuati spesso sulla base di segnalazioni di delatori di professione.
(1 agosto 2017)
©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata