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Giuliano Pisapia abbraccia Maria Elena Boschi e dalla sinistra senza Speranza parte la scomunica

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di Daniele Santi, twitter@gaiaitaliacom

 

 

 

Pare che Giuliano Pisapia alfiere dell’autoproclamatasi nuova sinistra dei comunisti col rolex, quelli che votano contro la legge pro-vaccini, quelli che vogliono fare il gruppo politico “Insieme”, un insieme che duri fin quando non finisce la “e”, abbia avuto l’ardire di abbracciare Maria Elena Boschi alla festa de l’Unità di Milano, arrivando addirittura a dire “qui mi sento a casa mia”, provocando le ire funeste di Roberto (senza) Speranza liderino alla Di Maio di una nuova sinistra senza programma che cambia obiettivi un giorno sì e l’altro anche.

L’essere ondivaghi di (senza) Speranza, Civati, Bersani e spostati (da un gruppo parlamentare all’altro) vari, non inquieta più di tanto, visto l’andazzo: Pierluigi Bersani addirittura ha rilasciato un’esilarante intervista a Il Fatto Quotidiano dove delirando di piccioni, tacchini, maiali e prosciutti – perché i giaguari e le bambole non gli sono bastati – è riuscito a non dire nulla, tanto per cambiare, incalzato dai due firmatari dell’articolo (sì, due) che lo spingono anche a fare dello spirito… Racconta l’Unità, giornalaccio renziano (non ce ne vogliano per la pesante ironia) che addirittura Boschi e Pisapia abbiano raccontato di non avere mai litigato.

Ma come? Il rappresentante della nuova sinistra che deve, dall’alto del suo acume, essere quell’esponente politico che ricostruirà una fronda di sinistra che più di sinistra non si può; così di sinistra da avere al suo interno addirittura Massimo D’Alema che di partiti di sinistra ne ha devastati tanti e uno come Bersani che di stupidaggini di sinistra ne ha dette tante; quella  sinistra che doveva uscire dal giogo di Matteo Renzi, quell’antidemocratico che pretende di essere segretario del PD solo perché è stato votato da poco meno di due milioni di persone, addirittura abbraccia Maria Elena Boschi…? Ce n’è abbastanza per far saltare in aria l’alleanza tutta. Tanto pernon uscire dal solco della storia della sinistra (senza) Speranza.

Pare proprio che sia stato il buon Roberto, a contestare la foto dell’abbraccio e a decretare la sentenza di morte: “Quella foto ha fatto storcere il naso a una grande parte del nostro mondo”. Perché Roberto Speranza ha un mondo al quale rivolgersi, ora lo sappiamo anche noi, che non può storcere il naso. Si sono scatenati sui sociali i sostenitori del nuovo movimento antirenzi senza un programma politico che sia uno e, nella migliore tradizione grillina, si sono scagliati contro Pisapia e Boschi con le solite caterve d’insulti da bar sport – o da sporco puttanaio, che Google ci perdoni – cui siamo ormai tristemente abituati.



Roberto (senza) Speranza ha dovuto dire la sua: in soldoni Pisapia ha tradito la missione di Mdp e di gran parte della sinistra che si divide per rimettersi insieme e ridividersi e rimettersi insieme e ridividersi con le stesse modalità, le stesse piccolezze bambinesche, gli stessi sistemi da asilo infantile, cambiando soltanto il nome. Nome che, triste destino, diventa tanto più altisonante quanto più patetiche risuonano le proposte politiche. Pisapia ha tradito: non ci saranno prigionieri. La guerra è già vinta. Alla larga da Pisapia che con l’abbraccio a Boschi ha dimostrato di non voler distruggere Renzi.

Così che per così poco, un abbraccio, lo straordinario progetto politico chiamato “Insieme” si sfalda, muore, si blocca, dice “No”, dice “Basta”, dice che bisogna stoppare tutto e ricominciare? Davvero è stupefacente la profondità delle fondamenta dell’ideologia politica di tutte ‘ste sinistre che stanno a sinistra, ma in realtà stanno molto più a destra, del PD. Il punto è che devono essersi capiti male dall’inizio: Pisapia puntava ad un progetto di sinistra che dialogasse con il PD, mentre per Bersani e (senza Speranza), ben stimolati da Massimo D’Alema, ennesimo burattinaio della politichetta italiana, la sinistra deve impiccare Renzi all’ideale forca di un nuovo piazzale Loreto.

Dunque sappiatelo, dalla nuova sinistra (senza) Speranza sono banditi gli abbracci ché son portatori di equivoci. E anche le feste de l’Unità. Ché danno soldi al nemico. Anche i fuoriusciti dalle mani sporche di Mdp si sono convertiti al purismo alla M5S degli inquisiti, delle firme false e degli statuti cangianti. Tutto pur di bruciare il PD su quella pira dall’orrendo fuoco. Perché Bersani, Civati, (senza) Speranza e soprattutto D’Alema sono uomini integerrimi che nulla hanno da spartire con Renzi, Boschi ed ora nemmeno con Pisapia. Che addirittura abbraccia il nemico. Che orrore.





(23 luglio 2017)

 

 

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