
di Giancarlo grassi
La prima cosa che salta all’occhio dando un’occhiata ai risultati di Genova è il grande capolavoro riuscito al M5S: nato per distruggere PD e Pdl – ora centrodestra – è riuscito a suicidarsi e a far andare al ballottaggio PD e Pdl – ora centrodestra. Questo è ciò che il M5S è riuscito a fare. Non che con Cassamatis sarebbe andato più lontana: l’eletta dal Sacro Blog, poi trombata dal Vate, non è arrivata nemmeno al 2%, segno della straordinaria pregnanza sociale della Marika che forse potrebbe anche decidere di tornare dove stava. Nella tabella di Repubblica che pubblichiamo in alto sono visibili i risultati nei vari comuni, mentre lo spoglio è ancora in corso – e a Catanzaro deve ancora cominciare a quasi dodici ore dalla chiusura dei seggi.
Federico Pizzarotti a Parma stravince al primo turno, ma la sensazione è che potrebbe avere fatto il pieno di voti, ora bisognerà vedere cosa deciderà il centrodestra al 2° turno: certo è che il giudizio sull’operato di Pizzarotti sindaco, primo “trombato” dal Movimento del Vate, è piuttosto positivo. A Verona la fidanzata di Tosi – che bella questa politica fatta in famiglia, vero? – andrà al ballottaggio con la candidata di centrodestra, dopo avere superato la candidata del PD di un punto percentuale. A Palermo Leoluca Orlando è già stato eletto Sindaco, perché la Sicilia è mondo altro e là basta il 40% al primo turno per essere eletti. A Taranto al ballottaggio il centrosinistra e la lista civica Baldassarre, in testa al primo turno, con il M5S attorno al 12%.
A spoglio ancora in corso – sarebbe bello imparare dai francesi che quattro ore dopo la chiusura dei seggi hanno già i dati definitivi – non c’è molto altro da dire, se non che la disfatta del M5S a livello locale, dovuta alla loro pessima abitudine di candidare impresentabili per poterli dominare meglio, non indica affatto che la protesta che essi cavalcano a livello nazionale subirà una battuta d’arresto. In poche parole il 3,18% di Parma non indica che il valore del M5S a livello nazionale sia proprio quel 3,18%. Era pleonastico sottolinearlo ma che volete, siam barbosi.
Interessante poi notare la ripresa del Centrodestra proprio dove il M5S perde più voti. Qualcosa vorrà pur dire.
(12 giugno 2017)
©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)