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Quelli che “No alle grandi intese!” quando furono proprio loro a farle

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di Giancarlo Grassi

 

 

 

 

Va detto: le larghe intese ci sono già state in questo paese. Quel “Governo con Berlusconi” che fa schifo a tutti, che nessuno vuole, e che soprattutto i signori di Articolo 1 Mdp descrivono come la svolta prossima ventura, è già stato fatto con il governo Monti: e Bersani; Speranza, Cuperlo e compagnia votarono “entusiasticamente” a favore, perché in quel momenti si sentivano i salvatori della patria, quindi erano i buoni, coloro che salvavano l’Italia. E proprio in quell’occasione per “salvare l’Italia” votarono senza battere ciglio anche la Legge Fornero, riuscendo a fare stare zitta anche Susanna Camusso, impresa quasi impossibile: perché quando c’è da salvare la patria son tutti eroi, ed è così bello passare alla storia come gli eroi. Poi quel “Governo con Berlusconi” che nessuno vuole, fu fatto anche con il Governo Letta, nessuno batté ciglio sempre per via di quella storia della “responsabilità”, e via bersanando.

Passa del tutto inosservato a questi del Movimento del Pelistocene che mentre loro perdevano tempo a darsi pacche sulle spalle, a smacchiare i giaguari e a pettinare le bambole, in Italia si sia formato un sistema tripolare che distribuisce, a braccio, circa il 30% dei voti a ciascun schieramento: con tutti gli altri partitini che stanno a guardare.

Naturalmente non ci si può soffermare su una cosa tanto insignificante quando il rischio maggiore che i fondato di Articolo 1 vedono con la nuova orrenda legge elettorale che si sta per partorire, è l’andare a governare con Berlusconi, perché si è scelto il proporzionale o quella cosa ibrida che andremo a scoprire ed il PD, a causa di Matteo Renzi, ha perso la sua “vocazione maggioritaria”. Dunque scopriamo che per i vari Bersani e Speranza, Alfano e compagnia, era evidentemente meglio il Porcellum perché nemmeno il “Rosatellum”, la proposta di legge elettorale ad impianto maggioritario proposta dal capogruppo PD alla Camera, Rosato, andava bene dato che Bersani, Speranza ed Alfano hanno votato contro. Va detto che la soglia di sbarramento al 5% rende il proporzionale proposto un po’ meno proporzionale, dato che chi non raggiunge quella soglia se ne torna a casa e non vorremo insinuare, a pensar male si fa peccato ma non si sbaglia mai, che sia proprio quella soglia proporzionale a far gridare allo scandalo della “Grande coalizione” prossima ventura.

Se invece di pensare al rischio Grande coalizione” il Sig. Bersani volesse pensare a costruire finalmente una sinistra coi fiocchi – ma come fa dato che lui ed il suo partito stanno in realtà più a destra del PD? – ne sarebbe felice tutto l’elettorato italiano. Anche quello che a sinistra non vota.

 

 

(5 giugno 2017)

 





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