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Sarebbe sconveniente dire “giù il governo” per la questione della commissione sulle banche, no…?

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di Il Capo

 

 

 

 

 

Esistono molti modi per far saltare in aria un governo che sta facendo cose che non ti garbano: il più comune è quello di cercare una scusa, la prima disponibile, tipo la riesumazione del voucher che la CGIL tanto odia nonostante l’uso massiccio che ne ha fatto, affinché al governo in questione venga impedito, facendolo saltare in aria, di andare avanti con questioni che non piacciono: si tratti della commissione sulle banche, della legge elettorale con sbarramento al 5% che sarebbe la morte di tanti partitini derelitti del 2%, compresi quelli nuovissimi nel loro vecchiume, o di qualcos’altro ancora di cui non ci è dato sapere. Bum! C’est fait!

Evidentemente qui nessuno vuole prendersi la responsabilità di dire che a Massimo D’Alema e soci, visto anche l’acronimo scelto per il loro nuovo movimentino della sinistrina e cambiato in fretta e furia per un più “rosso” Articolo 1 Mdp, stia sulle gonadi il sostegno di Matteo Renzi alle commissione d’inchiesta sulle banche italiane, ma il sospetto c’è. Ed in tempi di complottismo ogni sospetto è lecito. Così come c’è il sospetto che i signori di Mdp, quelli che stanno in Parlamento non quelli che stanno a Siena (sapete, con la confusione che c’è…), disturbi un po’ anche l’accelerazione [sic] sulla legge elettorale, quella che Massimo D’Alema doveva fare in due settimane insieme alla riforma costituzionale da fare in due mesi, una legge elettorale che potrebbe cancellarli questi poveracci usciti dal PD non sanno nemmeno loro perché, dato che i sondaggi non li danno proprio tra i beniamini degli elettori.

Interessante è l’accattivante [sic] riferimento di Articolo 1 all’art.1 della Costituzione, quello che ricorda che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, quello che Pierluigi Bersani, l’Amico del Giaguaro, ritiene di dover difendere a tutti i costi dimenticandosi chi ha dato la stura alle agenzie interinali e ai contratti con le cooperative, che hanno devastato redditi e mercato del lavoro. Poi è vero che la colpa della crisi dell’occupazione è forse anche un po’ mia, che invece di trovarmi un impiego serio in una coop rossa scrivo su un quotidiano indipendente che fatica a campare – perché ognuno deve assumersi le proprie responsabilità… A parte Bersani, D’Alema e soci.

Così che la sensazione che si prova vedendo come si muovono i signori di Articolo 1 già Mdp, già PD, già DS, già Pds, già PCI e dovunque son stati han fatto saltar governi e perso elezioni, è quella che si tratti di gente che nemmeno più sa perché sta dove sta e che cercando disperatamente – e in qualche strano modo anche sinceramente – di costruire un non si sa cosa inseguendo un ideale [sic] che vedono ormai solo loro, in realtà sappiano solo distruggere perché incapaci di adeguare le loro politiche [sic] al mondo che cambia.  Non vi stupite del “sinceramente” usato qualche riga fa: loro sono “sinceramente” convinti di fare del bene all’Italia, soprattutto perché ritengono di essere l’Italia. E di rappresentarla. Il delirio sta tutto lì.

 

 

 

 

(27 maggio 2017)



 

 

 

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

 

 

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