di Giovanna Di Rosa
Il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara ha pensato bene di speculare politicamente sulla commemorazione della Strage di Capaci con un comunicato stampa, giunto alla nostra redazione, che chiarisce ulteriormente la totale mancanza di misura e senso del rispetto che caratterizza gli esponenti del cialtronesco movimento messo in piedi da Beppe Grillo.
“Ricorre oggi il 25esimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Era il 23 maggio 1992, una data fatidica che ora più che mai simboleggia il martirio del polmone sano dello Stato. Quello Stato che noi del M5S vorremmo vedere realizzato ogni giorno, fatto di trasparenza, onestà, incorruttibilità e una buona dose di coraggio e utopia. Utopia che in certe occasioni è ossigeno puro, senza la quale l’aria diventa irrespirabile e il mondo un posto infrequentabile. Come rovente e irrespirabile era l’aria di quella tarda, tragica e maledetta primavera intorno al casello di Capaci: quel giorno la mia coscienza civica si fece più salda e forte e decisi che gli ideali di Giovanni Falcone e di tutti gli uomini che avevano e avrebbero perso la vita per lottare contro le mafie sarebbero per sempre stati i miei, quelli del MoVimento e di tutti gli uomini di buona volontà. Buon anniversario, l’Italia dei giusti non dimentica, caro Giovanni”.
Pubblichiamo il comunicato esattamente come l’abbiamo ricevuto, tacciandolo già dal titolo di sciacallaggio politico incommentabile. Purtroppo anche l’incommentabile va commentato, quindi toccherà ricordare come il comunicato che si serve della figura e del nome di Giovanni Falcone e della sua morte in modo indegno per celebrare il M5S venga dal rappresentante della forza politica capitolina che ha tra le sue medaglie d’oro quella di avere un ex capo di gabinetto arrestato per Mafia Capitale, il quale arrestato cita la Sindaca Virginia Raggi quale teste a sua difesa. Dimentica di citare, il buon capogruppo M5S in Campidoglio, sperduto dentro il vuoto della sua autocelebrazione, le firme false in Sicilia, gli avvisi di garanzia in Campidoglio a Sindaca ed alcuni stretti collaboratori, le condanne a Beppe Grillo, il demenziale governo di Roma, l’appartenente alla ‘ndrangheta già candidato del M5S in Calabria. Parla di “utopia senza la quale l’aria diventa irrespirabile” dimenticandosi che se l’utopia è il M5S allora l’utopia al potere è un evento disastroso. Parla di onestà è incorruttibilità come se il M5S non avesse dimostrato di essere corruttibile esattamente come tutti gli altri.
Imprimetevi nella memoria, amici lettori, questo spudorato esempio di sciacallaggio politico. Tra qualche tempo sì riparlerà dei signori dell’onestà e della coerenza a 5Stelle.
(23 maggio 2017)
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