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Giuliano Pisapia e le case comuni della sinistra, o degli esperimenti già falliti per cause notissime

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di Giancarlo Grassi

 

 

 

 

Posto che riteniamo Giuliano Pisapia uomo degnissimo che crede davvero in ciò dice e che, of course, ci risulta difficile non credere che le sue proposte non siano davvero mosse da un sincero desiderio di riaggregare le forze che un giorno furono il glorioso Ulivo, morto si sa bene per mano di chi (inutile ricordare n che modo), abbiamo alcune domande che vorremmo porvi e porci (con la “o” chiusa). E’ del 17 maggio scorso una dichiarazione attribuita proprio all’ex Sindaco di Milano che chiede a Roberto Speranza – nomen omen – di riaggregare le forze come la lista Pisapia ed Mdp in nome di una nuova coalizione che parta dal PD per arrivare al nuovo PCI, a Sinistra Italiana ed alla nuova Cosa Rossa di Bersani; il giorno successivo una dichiarazione attribuita a Pierluigi Bersani stroncava ogni possibile idea di alleanza perché secondo l’Uomo del Giaguaro le alleanze con “il PD sono possibili a patto che non ci sia Matteo Renzi”, tanto per chiarire quali sono le vere ragioni per le quali i tre dell’oca selvaggia più qualche ochetto, hanno operato la scissione.

Riesce difficile in questa sede evitare di ricordare i sondaggi che danno la Lista Pisapia al 2,2% e l’Mdp al 3,4% delle intenzioni di voto. E’ evidente che se si vuole entrare in Parlamento, qualora la nuova legge elettorale stabilisse la soglia di sbarramento al 5%, ci si dovrebbe coalizzare, federare, insomma si dovrebbe andare al di là delle dichiarazioni. Il PD da parte sua, sono parole di Luigi Zanda, vede come “naturale”, un’alleanza del suo partito con la nuova forza di Pisapia che non sembra essere, per dirla con Walter Veltroni, una forza di “sinistra rimasta al ‘900”, noto anche come secolo scorso.

Le dichiarazioni di Pisapia sulla possibile nuova “grande alleanza” attribuite al Corriere sono al momento sparite dal quotidiano, nel senso che il link in nostro possesso porta ad una “pagina non trovata”, che non vorremmo scambiare per un segno del destino o peggio, per uno scherzo del fato. E’ anche possibile che riappaia non appena pubblicato questo articolo dando a chi ci vuole insultare un altro ottimo motivo per farlo.

 

 

 

 

(22 maggio 2017)



 

 

 

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

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