di Giancarlo Grassi
L’esercito di fascistucoli in incognito che si travestono da esperti tuttologi ci hanno fatto inaugurare questo lunedì di ponte dall’aspetto novembrino, infondendoci di scienza politica al servizio di coloro che devono essere “informati approfonditamente” sulle elezioni francesi: perché è noto che per certo giornalismo di casa nostra il lettore/ascoltatore/telespettatore è un idiota da “educare”. Così si parla del vincitore del primo turno Emmanuel Macron come di un “appartenente alla lobby gay”, sperando che un giorno ci spieghino cos’è e dove sta…
Eccoli in fila a spiegarci che Marine Le Pen è arrivata al ballottaggio e che il “populismo”, perché chiamarlo bieco fascismo opportunista non si può, lotterà contro il rappresentante “europeista”. Nessuno che si sogni di dire che tutti i candidati alla presidenza francese hanno già invitato i loro elettori a NON votare per la bionda rappresentante di una forza politica intollerante razzista e dalle mille ombre; nessuno che si sogni di sottolineare più del dovuto che ha vinto Marcon e che la percentuale di voti raggranellata da Le Pen è di poco superiore a quelle che il suo movimento xenofobo, omofobo, nazionalista ed intollerante ha raggranellato in tutte le ultime elezioni. Nonostante l’informazione ufficiale ci dica che MAI il FN aveva ottenuto tanti voti.
Dimenticano anche di ricordare che Jean Luc Mélenchon, che definiscono esponente dell’estrema sinistra [sic], si è portato a casa quasi il 20% dei voti, ma non che i socialisti sono alla canna del gas, con il loro 6%. Ciò che confermano, questi dell’esercito dell’intellighenzia politologica italiana, è che anche per causa loro questo paese – il nostro – va sempre più a destra e che, anche per causa loro, gli Italiani si disinteressano delle “cose degli altri”, devastati da questi tromboni che interpretano la realtà non sulla base dei fatti, ma sulla base delle loro funzioni gastriche considerando un perfetto imbecille colui o colei che li stanno ascoltando/vedendo/leggendo.
(24 aprile 2017)
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