di Giovanna Di Rosa
Se otto ore vi sembran poche provate voi a farvi interrogar, ma Lei, l’Imperatrice di Roma ne esce bella fresca e tosta e battagliera, cioè attaccata alla poltrona finché morte non le separi. E’ l’umana natura e nell’umana natura esiste anche l’umana naturalezza della cose. Diremmo lo stesso anche se si trattasse di una vicenda che coinvolge qualsiasi altra forza politica, ma va sottolineato che per un partito che con elementi discutibili ed a tratti di una comicità demenziale, ha fondato tutto il proprio agire sulla pretesa di essere più onesti, più coerenti e migliori di tutti gli altri, la vicenda della Sindachissima lascia sbigottiti. Non che ci si aspettasse molto di più. Nemmeno ci si aspettava molto di meno. La Sindachissima, dopo le sortite elettorali che hanno fatto cadere i romani nelle trappole dei pannolini lavabili, in quelle della repubblica delle funivie, ed in quel del mercato del libero scambio – viene da chiedersi come mai lo stipendio della Sindachissima non sia elargito in beni anziché in euro – non ci si poteva aspettare altro che un fallimento rotondissimo, inclusivo di avvisi di garanzia. Ciò che ha stupito è stata la velocità della Sindachissima a tradire il suo mandato e quella di Grillo a cambiare le regole per proteggere la Favorita. Entrambi sapevano che perdendo Roma avrebbero perduto la guerra. Sono lottatori, certo. Entrambi. Ma è tragicomico sentire la Sindaca del Bello Bellissimo dichiararsi “Sconvolta” di fronte alla notizia che tal Romeo aveva stipulato una polizza vita a suo nome (30mila euro, perché il libero scambio va bene solo per la campagna elettorale poi contano i piccioli) che lei naturalmente ignorava. Poi arriva il patetico endorsement del Vate del Sacro Blog in dialetto romanesco: “Er sinnaco nun se tocca”. Non abbiamo visto gente sbellicarsi sugli autobus e sui tram della Capitale. Sarà stato l’ennesimo sciopero di venerdì, boh? Certo è, lo dicono quei filopiddini de La Repubblica, che la base del M5S non è proprio felicissima della faccenda Raggi. Pare che i parlamentari nemmeno. E pare che anche gli elettori si stiano stancando se è vero che il M5S è in questo momento al punto più basso degli ultimi due anni nei sondaggi (ed il PD sarebbe, sempre secondo Repubblica, al 29,5). E sempre secondo Repubblica il 70% degli Italiani è contrario ad elezioni anticipate. Un altro muro contro il quale il M5S (ed il PD con lui) si schianterà entro breve. E’ necessario però, per capire bene la quasi perfetta strategia comunicativa del M5S soffermarsi sul “sonetto” in romanesco pubblicato sul blog del Vate:
Dar primo giorno dopo l’elezzione,
l’hanno accerchiata dandoje er tormento,
io ciò ‘n idea de tutta a situazzione,
s’è messa contro quelli der cemento.
Sò entrati prepotenti ner privato,
vorebbero costrignela a la resa.
Quarcuno ha fatto i conti e s’è sbajato,
l’ho vista stanca e quarche vorta tesa.
È stata troppo ingenua davvero
ha fatto quarche erore e chiesto scusa,
quello che dice sò ch’è tutto vero
da oggi l’hanno messa sotto accusa.
Le cose, certo stanno messe male
pe quelli che se sò arubbati tutto,
er tempo passa e la pressione sale,
quello che c’era prima sarà distrutto.
Giornali e giornalisti de regime
palazzinari, burocrati e banchieri
nun tornano li conti co le stime
se sò incazzati pure l’ingenieri
Virginia è onesta e pure preparata
er popolo ha capito, de chi fidasse
sippure tutti l’antri, sò in parata
faremo tornà i sordi ne le casse.
Fate attenzione quindi ‘brava’ gente
er Sinnaco de Roma nun se tocca
er popolo ha votato e nun se pente.
In verità ve dico: “puliteve la bocca”.
Tanto perfetto che pare essere scritto su commissione. Lei da parte sua va “avanti per Roma”. Come ha fatto fin dall’inizio. Senza infilarne una. Se questa politica del cialtronismo inaugurata da Berlusconi (e ci riferiamo a tutti gli esponenti di tutte le forze politiche) e sublimata dagli Incapaci a 5Stelle, si avviasse a conclusione, saremmo assai felici. Tutte e tutti. E questo dovrebbe succedere senza il favoloso apparato propagandistico della Casaleggio Associati srl – la nota società di marketing milanese che da qualche mese sembra avere preso in gestione il Comune di Roma.
(4 febbraio 2017)
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