di Giovanna Di Rosa
Dunque, dal 27 gennaio scorso, picchiare la propria moglie, fidanzata, amante, insomma il pestaggio maschilista per far star zitta l’altra – e più numerosa – metà del cielo non è più reato. Chi per gioco, per alcool, per vizio o per piacere voglia pestare una donna è libero di farlo senza incorrere in sanzioni, denunce, prigione, processi, insomma tutte quelle balle lì. Il miracolo grazie a quel maschione di Vladimir Putin (il cui nome significa “pace” pensate un po’) che ha cancellato con un colpo della sua mano allenata ad arti marziali e colpi di stato morbidi, la legge che proteggeva le donne dai loro uomini violenti. Dopo avere fatto fuori la comunita’ omosessuale, ora Putin ha messo a tacere le donne accontentando la sua pulsione maschilista e quella di tutti i suoi scagnozzi. Vedremo se nel futuro comincera’ a prendersela con gli albini, gli anziani o gli immigrati africani, gia’ target di pestaggi nella metropolitana moscovita. Putin, va detto per conoscenza, e’ l’omaccione forte che tanto piace a Salvini, al M5S e a Giorgia Meloni, tutta gente che quando si parla di democrazia e di diritti umani sa di cosa si sta parlando. Tanto per sottolineare quale simpatico cambiamento nella vita della gente provoca votare chi si afferma come il portatore di una novita’ ogni minuto non sempre quel cambio ce l’abbia proprio a cuore, anzi. Poi faranno lor Signori come credano…
(28 gennaio 2017)
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