di Giovanna Di Rosa
Dunque per la vicenda del caso Marra, Virginia Raggi la Favolosa ha ricevuto il suo bravo avviso di garanzia per falso e abuso d’ufficio. Lei è “serena e pronta a dare chiarimenti”. L’avviso di garanzia era stato ampiamente annunciato dai cambiamenti al regolamento del M5S al quale, nella persona del Vate Onnipotente, la Sindachissima si è rivolta “secondo regolamento” per informarlo dello scivolone in cui, suo malgrado, è incappata. E glielo aveva detto il Sacro Vate,“stai attenta Virginiuccia, quello è un uomo cattivo, cattivo, ascolta papà”, ma lei niente. Salvo rifugiarglisi tra le braccia, ora. Dell’avviso di garanzia ha dato notizia lei stessa, la Favolosa Raggi, sulla sua pagina Facebook.
Roberto Speranza, leader della minoranza PD della restaurazione, ha parlato di “garantismo a corrente alternata” mentre Matteo Renzi ha invitato il PD a “rispettare la presunzione di innocenza”. Ora aspettiamo di sentire/leggere/vedere i commenti dei Cittadini senza macchia e senza paura (soprattutto senza vergogna) Di Maio e Di Battista. Certo è che con l’avviso di garanzia alla Sindachissima della Capitale il M5S non è entrato nella storia d’Italia come il partito che doveva stravolgere ogni consuetudine, ma come quello che ha gridato contro ogni avviso di garanzia come se si dovesse restaurare l’abitudine alla pubblica gigliottina, che ha raccontato di tutto salvo poi fare esattamente il contrario, riuscendo in pochissimo tempo e mettersi sullo stesso piano di coloro che sarebbero dovuti essere asfaltati dal nuovo rappresentato dal Cittadinismo del Sacro Blog. Con una sottigliezza in più: l’assoluta incapacità di governare.
(24 gennaio 2017)
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