di Giovanna Di Rosa
E’ proprio l’establishment che ce l’ha con loro, paladini di coherentia et honestate le cui gesta per la salvezza del mondo mondiale non vengono comprese ergo ostacolate. Inizia oggi (12 gennaio, ndr) il conflitto legale tra alcuni iscritti al M5S rappresentati dall’avvocato Lorenzo Borrè, hanno infatti deciso di impugnare Statuto e Regolamento davanti ad un giudice dove sarà chiamato Beppe Grillo in qualità di rappresentante legale dell’associazione M5s. Per Statuto e Regolamento verrà anche chiesta al Tribunale la sospensione cautelare. Lo scrive l’agenzia ANSA.
I ricorrenti chiedono l’annullamento di tutto il nuovo impianto regolamentare del M5S in quanto adottato violando le regole del codice civile per le modifiche statutarie e chiedono di “restituire all’assemblea la sua funzione sovrana”. I ricorrenti contestano a Grillo di aver modificato Statuto e approvato il Regolamento con una votazione non assembleare, come espressamene previsto dalla legge, e senza aver raggiunto il quorum richiesto per le modifiche statutarie (75%). Inoltre sarebbe stata anche violata la norma che prevede che tutti gli iscritti vengano chiamati a votare: per l’Avvocato Borré infatti “alcuni iscritti, pur non essendo espulsi, non sono stati convocati al voto ed hanno trovato il loro account per votare disabilitato mentre sono stati esclusi tutti gli iscritti dopo il 31/12/2015”. Altro tasto su cui puntano i ricorrenti è la “norma in bianco” sul nuovo regolamento fatta votare sullo Statuto. Nel merito del regolamento, invece, i ricorrenti ritengono violate le norme costituzionali che prevedono la libera manifestazione del pensiero così come vengono contestate le modalità di scelta del Collegio dei probi viri e del Comitato d’appello.
In giornata dovrebbe essere notificato l’atto di citazione a Beppe Grillo, continua l’ANSA, dopodiché l’atto verrà depositato in Tribunale che, in un paio di mesi, potrebbe anche decidere per la sospensione. Si prepara un’altra battaglia mediatica del M5S degli onestissimi presi di mira dai “poteri forti” che ne vogliono impedire l’azione politica. Cose che diceva anche Berlusconi, ma le diceva meglio.
(12 gennaio 2017)
©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata