di Giancarlo Grassi
La buona Susanna Camusso ospite di Bianca Berlinguer, la cui trasmissione su Rai Tre è diventata la camera caritatis di tutti i vetero del Paese, si è stupita del “No” della Corte Costituzionale al referendum contro l’Art. 18 perché trattasi di “decisione politica”. Notoriamente soltanto la CGIL può prendere “decisioni politiche”, questo è il punto di vista della CGIL di Camusso, e nessun altro è autorizzato a farlo e chi si mette di traverso peste lo colga. La CGIL aveva raccolto 3,3 milioni di firme per ben tre referendum abrogativi – non è fare politica questo? – per ben tre quesiti differenti riguardanti le modifiche all’articolo 18 sui licenziamenti illegittimi contenute nel Jobs Act, le norme sui voucher e il lavoro accessorio e le limitazioni introdotte sulla responsabilità solidale in materia di appalti. La corte costituzionale ha detto “No” al primo e “Sì” agli altri due.
Dolore e sconcerto di Donna Camusso son contro Renzi anche ora che s’è dimesso: “Ricorreremo alla Corte Europea”, perché la CGIL non si ferma davanti a niente a meno che non le convenga e la battaglia [sic] sull’Art. 18 (che riguarda il 2,4% delle imprese italiane) deve andare avanti. Perché bisogna dimostrare che Renzi non ha saputo governare. Più sfumate le posizione sugli altri due quesiti, particolarmente la questione dei voucher (nulla disse la CGIL al tempo dell’approvazione del loro uso) perché la CGIL pare ne faccia abbondante uso, e sulle proprie abitudine meglio tacere, soprattutto se confliggono con ciò che vendiamo all’esterno. Lo scrive l’Unità, riprendendo un’intervista di Boeri a Repubblica e provocando lo sdegno di Donna Camusso che replica: “Ipocrita”.
A Boeri pare non interessare troppo il pensiero della leader della CGIL dato che afferma. Scrive ancora l’Unità sull’uso dei voucher da parte della CGIL: “Un episodio tutt’altro che isolato – afferma Boeri sottolineando come nell’ultimo anno la Cgil abbia investito 750 mila euro in voucher – non si tratta quindi né solo di Bologna né solo di pensionati. Anche altri sindacati hanno massicciamente usato questi strumenti, ad esempio la Cisl ne ha utilizzati per un valore di 1 milione e mezzo di euro”. Boeri è il presidente dell’INPS, magari qualcosa ne saprà pure.
Eccola quindi in televisione ospite di Berlinguer, che le permette di dire ai telespettatori che la decisione della Corte Costituzionale è “politica”. Preghiamo, in tutta umiltà, noi che non siam nessuno, che cosa la Signora della CGIL intenda quando parla di decisione politica della Corte.
(12 gennaio 2017)
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