di Giovanna Di Rosa
Eccola la svolta tutta coherentia et honestate che il fantastico mondo a 5 Stelle aspettava. Non è proprio il facciamo tutti quel cxxxo che ci pare, e va nella direzione del prevenire meglio che curare. La politica a 5 Stelle non ne esce proprio magnificata nella sua linea di condotta tutta rigore ed onestà [sic] dato che piega le sue regole interne, decise da un solo uomo o spesso anche da 524 votanti che danno più di 2mila preferenze (perché uno vale uno), alle circostanze esterne. Il nuovo slogan sarà coerenza è flessibilità? Non sappiamo. Ciò che sappiamo è che nel nuovo regolamento pentastellato, quello che verrà votato dai soliti ignoti attraverso il blog del Vate a partire dalle 10 del 3 gennaio (a chissà quanti centesimi di guadagno a click) è stata inserita la clausolina che de-demonizza l’avviso di garanzia (a meno che a riceverlo non sia un esponente del PD), così come riportato dal quotidiano La Repubblica.
Il Garante del Movimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri o il Comitato d’Appello, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal regolamento del Movimento 5 Stelle, valutano la gravità dei comportamenti tenuti dai portavoce, a prescindere dall’esistenza di un procedimento penale. E’ considerata grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del Movimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo, eccettuate le ipotesi indicate all’ultimo comma. A tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio. E’ invece rimessa all’apprezzamento discrezionale del Garante, del Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione. La ricezione, da parte del portavoce, di “informazioni di garanzia” o di un “avviso di conclusione delle indagini” non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso, sempre salvo quanto previsto al punto 5. E’ sempre rimessa alla discrezionalità del Garante e del Collegio dei probiviri o del Comitato d’appello (e non comporta alcuna automatica presunzione in tal senso) la valutazione della gravità di fatti che configurano i c.d. reati d’opinione ipotesi di reato concernenti l’espressione del proprio pensiero e delle proprie opinioni, ovvero di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale.
Dunque de-demonizzazione dell’avviso di garanzia e due pesi e due misure dato che al Fondatore condannato non viene riservato il trattamento destinato invece agli allegri incapaci a 5Stelle che ai suoi ordini eseguono. La svolta a 5Stelle sembra tanto costruita per evitare polemiche interne ed esterne legate ai possibili sviluppi dell’eterna crisi della Giunta Capitolina che tra avvisi di garanzia, arresti e corruzione passate (e forse presenti) potrebbe inguaiare la Santissima Sindaca Raggi delle Lacrime Natalizie che langue (e piange) dal momento dell’insediamento, alla ricerca di un senso al suo esistere.
(2 gennaio 2017)
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