di Paolo. M. Minciotti
Oltre ai numerosi impegni internazionali ed alle delicate questioni economiche interne, oltre alla papata bollente della Legge Elettorale, il nuovo premier Paolo Gentiloni dovrà anche vedersela con i decreti attuativi della legge sulle unioni civili, quelli che dovrebbero sgomberare il campo dalle interpretazioni dei singoli, delle istituzioni e degli integralisti del “No” sempre e comunque.
I decreti attuativi sarebbero già stati trasmessi il 7 dicembre scorso dal Ministro della Giustizia uscente Andrea Orlando. Non resta molto tempo dato che l’ultima data utile è il 5 marzo prossimo, oltre la quale perderebbe di validità anche il decreto ponte, unico strumento – provvisorio! – che fino ad ora ha permesso la costituzione delle unioni civili. Il rischio è l’inapplicabilità delle Legge Cirinnà.
Oltre a risolvere numerose questioni burocratiche ora lasciate alle interpretazioni dei sempre più numerosi cervelloni che popolano il nostro paese, i decreti attuativi chiarirebbero le questioni legate ad esempio, ai documenti dei cittadini stranieri in stato di unione civile con cittadini italiani, ed anche cosa succederebbe alla parte debole in caso di separazione. Staremo a vedere.
(14 dicembre 2016)
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