di Gaiaitalia.com
Il 2 dicembre 2016 ha avuto luogo a Todi “GI&FREE (Real estate services and finance gender)” convention immobiliare alla quale hanno partecipato per la prima volta anche professionisti apertamente LGBTQ. E’ tempo che anche il mondo dei professionisti italiani si apra alle differenti realtà, senza pregiudizi di genere né legati all’orientamento sessuale, valutando le differenze come opportunità, valorizzandole come si fa con le opportunità professionali.
Numerosi i lavoratori, i managers e gli imprenditori lgbtq presenti che hanno deciso di manifestare la loro normalità atttraverso la normalità dell’essere presenti senza fanfare e paritariamente. Insieme si è ragionato sui temi dell’Immobiliare e delle Riforme che sono state fatte in materia di semplificazione, di incentivazione all’imprenditoria, di innovazione e ricerca con particolare riguardo alle smart cities ed agli investimenti sul territorio in presenza di progetti dove naturalmente devono esistere, o essere sviluppate, progettualità che costituiscano opportunità economiche in chiave ecosostenibile e sociale, secondo i migliori standard nazionali ed esteri globali. E’ evidente come per il raggiungimento di questi obiettivi sesso, religione, razza ed orientamento sessuale debbano passare in secondo piano di fronte all’importanza dell’attenzione alle tutele immobiliari, ai progetti e agli investimenti. Per avere un mondo inclusivo è necessario che un mondo ci sia e sia prospettico verso il futuro. E in buona salute. Ennio Trinelli ha introdotto la giornata, organizzata da GiFree in media partnership con i quotidiani online Gaiaitalia.com e Mediavallenotizie.it: “E’ con piacere che, dopo un lungo impegno personale per i diritti civili di tutti, mi ritrovo in questa occasione a dare il benvenuto a persone, donne e uomini, di diversa estrazione, cultura ed orientamento sessuale, che decidono di riunirsi per dare il loro contributo umano e professionale per un mondo sempre più sostenibile, in chiave ambientale ed economico-sociale ed a una nuova umanità, alla vigilia di scelte importantissime per il futuro del paese. Sono certo che dire “Sì” alle riforme sia un viatico per riunire il paese e farlo ripartire con una diversa consapevolezza, e ad un’altra velocità, unendolo sotto nuovi e comuni obiettivi culturali, economici e sociali, dopo la distruzione generalizzata dovuta all’immobilismo degli ultimi vent’anni. Sono felice di essere qui con voi e di vedere un Italia che va verso le riforme più importanti, quelle di pensiero e di coesione. Sono certo che faremo un buon lavoro.”
Tra gli altri l’interessante focus di approfondimento di settore di Paolo Crisafi; esperto di finanza-assicurazioni e di immobiliare ha rappresentato come i temi immobiliari proposti siano di sicura efficacia e ragionevoli in quanto vanno verso le linee di indirizzo riformatrici e di semplificazione che tengono conto di momenti di emergenza come quello attuale (terrorismo e calamità naturali). “Ho sentito parlare nel corso della convention di smettere di essere immobili – ha detto Crisafi – e detto in un momento di apprendimento sull’ immobiliare questo mi fa pensare che, se siamo uniti con professionalità e passione, tutto è possibile, anche ” muovere gli immobili”, rigenerarli e con riforme e misure efficaci, dare bellezza e qualità al nostro Paese e servizi più funzionali agli Italiani”.
Le conclusioni sono state affidate a Lorenza Morello giurista di impresa: “Da anni, come ricercatrice e come legale che si confronta quotidianamente con le realtà produttive nazionali e internazionali, vado ribadendo l’importanza della neutralità del diritto rispetto al tema del “genere”. Basta parlare di diritti degli uomini, delle donne e basta legare i diritti alle preferenze sessuali. È stato ampiamente dimostrato da esimia dottrina che il diritto, per essere giusto, deve essere “neutro”, ovvero trattare la persona in quanto appartenente al genere umano senza distinzione alcuna di sesso, razza, religione né tantomeno, è il caso di aggiungere oggi, orientamento sessuale. Un giurista d’impresa guarda i bilanci e le caratteristiche aziendali, e il mercato dell’Immobiliare, per propria natura, coinvolge settori e tipologie differenti che, tutte insieme, sotto una guida coesa e abbandonando le spaccature e le lotte interne, può davvero, con i 19 punti di PIL che rappresenta, essere una leva di rilancio del Paese. Ma per far questo è fondamentale una coesione vera che in occasioni come questa siano di stimolo a superare le diversità e segua le linee riformatrici attuali e future per il bene comune del rilancio nazionale, in un ambito di eccellenze del Made in Italy nello scenario internazionale”.
(2 dicembre 2016)
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