di Gaiaitalia.com
Sono uomini di pace, non c’è dubbio. E di profonda umanità e tolleranza. Sono i rabbini che si sentono dèi, quelli che hanno creato un dio a loro immagine e somiglianza, gravido dei loro stessi pregiudizi e del loro stesso odio che si improvvisano, si vendono come, coloro che devono “indicare la via”. Oggetto del loro amore per l’essere umano ancora una volta la comunità gay israeliana, tacciata come “setta disgustosa” dal capetto di questa congrega di sedicenti illuminati, tal Shlomo Amar che riveste la carica di rabbino capo di Gerusalemme.
Succede che dopo la dichiarazione inaccettabile del religioso [sic], attivisti del partito laico di sinistra Meretz abbiano deciso di dipingere con i coloro rainbow l’ingresso del rabbinato che ha sede in una strada del centro di Gerusalemme, essendo ”giunto il momento di versare un po’ di colore di fronte all’oscurantismo del rabbinato, che diffonde solo odio ed incitamento”, secondo le parole di Elad Wolf, un attivista del gruppo.
Il partito Meretz, ha inoltre chiesto al rabbino Amar di scusarsi con la comunità omosessuale, oppure dimettersi perché ”Le sue parole non sono conciliabili con la sua carica di funzionario pubblico”.
(22 novembre 2016)
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