di Gaiaitalia.com
Giovedì 29 settembre, alle ore 11, presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa in Roma (Sala Azzurra), Anddos, Associazione Nazionale contro le Discriminazioni, da Orientamento Sessuale, e Pride, storico marchio LGBTI italiano, organizzano una conferenza stampa congiunta per illustrare l’inizio di un importante progetto innovativo, che coinvolgerà presto altri attori, nell’ambito dell’informazione e del sostegno alla lotta per i diritti civili.
Anddos presenta la sua prima campagna ufficiale di tesseramento, “Join Anddos” La campagna vuole premiare una grande comunità estremamente eterogenea di oltre 190.000 persone, promuovendo diverse novità e servizi per i soci e le socie, valorizzando il senso di appartenenza alla nostra realtà, una comunità di persone di, ogni identità sessuale, basata sui principi di inclusione, libertà e sessualità consapevole. A partire da questa stagione, inoltre, qualunque brand, negozio ed esercizio commerciale potrà avere accesso al sistema di convenzioni riservato alla nostra base associativa attraverso la tessera digitale, grazie alla collaborazione con l’associazione Elisir.
Siamo convinti che la battaglia successiva alle unioni civili sia prima di tutto di carattere culturale e debba entrare nella quotidianità delle persone, etero ed LGBTI, per far passare in maniera capillare quei messaggi e quelle informazioni indispensabili al contrasto dell’omotransfobia e di ogni ostacolo all’espressione delle identità sessuali.
E’ evidente, quindi, che si apre una fase nuova per la nostra associazione e per tutti i soggetti che fino ad ora si sono impegnati nella battaglia per i diritti civili in Italia. E’ per questo che Anddos e lo storico marchio Pride, che da oltre 20 anni pubblica il noto mensile a tematica su carta stampata, hanno deciso di dar vita ad un nuovo quotidiano in rete, “Pride Online”. Il nuovo media ha l’obiettivo fondamentale di traghettare la storica eredità di libertà e liberazione propria del “movimento gay” degli anni passati in uno scenario in cui la società intera inizia a comprendere l’importanza universale di questi temi.
(27 settembre 2016)
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