di Daniele Santi
Luigino Di Maio dev’essere davvero in difficoltà: già pronto per gli oneri e gli onori che deve sopportare e vivere un premier, ora si trova con quella sciagurata sindaca della Capitale -non di una città qualsiasi, mica Quarto, mica Bagheria, qua parliam di Roma – che lo espone al pubblico ludibrio, lui ed il suo direttorio del piffero, a causa di un paio di azioni che definire politicamente sconsiderate non è sufficente. Il povero Di Maio si trova così a rendersi conto di dover affrontare una serie di domande imbarazzanti, soprattutto quando viene invitato su Rai Tre per la prima del nuovo talk “Politics”, debutto in prima serata, così questo leone della comunicazione e del verbo a 5Stelle, disdice, dà forfait, scappa, La Grande Fuga, accorruomo, aiuto, cosa ci faccio qui, perché tutte a me, e se ne scompare.
Al principe del dirottare l’attenzione e del non rispondere mai alle domande (stamattina il blog di Grillo tentava di arginare la furia della base pubblicando il solito refrain anti euro sul blog della setta e lo sgrammaticato Di Battista gridava sui social contro le Olimpiadi del 2024) non restava probabilmente scelta, se non quella di non andare in tivù, con gli spettatori sull’orlo del suicido essendo venuto a mancare il suo bel finto sorriso da adolescente all’uscita della messa domenicale. L’addio in extremis a “Politics” è la fuga dalla realtà per rifugiarsi nella realtà virtuale a 5Stelle: quella fatta di funivie su via Battistini, di monete parallele e libero scambio, di carabinieri che rilasciano dichiarazioni che vengono prontamente smentite dall’ufficio stampa dell’Arma, dell’abbiamo tutti contro, quello dei forconi a Palazzo Chigi, dello sbugiardamento su Gaza, quello che pare che Grillo glielo voglia mettere in quel posto a favore di Di Battista, insomma lui, ora si rifugerà nella braccia del paparino e della Casaleggio Associati perr ricaricarsi e ricominciare a raccontarci panzane. Probabilmente avrà vita migliore su La7, dove i signori della conduzione di quella rete, gli offriranno soliloqui all’interno dei quali potrà pontificare a piacimento. Sarà un piacere sentire che cosa si inventerà stavolta questo genio dell’invenzione.
(6 settembre 2016)
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