di Gaiaitalia.com
Le agenzie di stampa iraniane riportano la notizia dell’arrivo di una delegazione militare italiana a Teheran. Secondo la stampa locale, la delegazione sarebbe arrivata il 4 settembre e si fermerà fino al 7 settembre. Composta da cinque rappresentanti, questa delegazione partita da Roma, ha il compito di avviare un dialogo e una cooperazione sul piano militare con la Repubblica Islamica (Fars News).
Considerando l’importanza di questa notizia, ci sono alcune domande che intendiamo rivolgere al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano.
- Vorremmo sapere se la delegazione avrà anche incontri con rappresentanti delle Guardie Rivoluzionarie, considerando che i Pasdaran non sono considerati in Iran una milizia, ma un corpo delle Forze Armate? La stampa iraniana parla solamente di visite alle unità dell’esercito iraniano, non chiarendo quali unità saranno coinvolte.
- Vorremmo sapere se la delegazione incontrerà il Ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, ricordando che si tratta di un Pasdaran che ha attivamente contribuito nel 1983 all’organizzazione dell’attentato contro l’ambasciata Americana a Beirut (Good Morning Iran). Ricordiamo anche che Dehghan è tra i fondatori del gruppo terrorista Hezbollah (Washinton Times);
- Considerando che il Dipartimento di Stato Americano ha dichiarato l’Iran il “primo sponsor del terrorismo internazionale”e considerando che l’Iran esporta il terrore proprio per mezzo delle Guardie Rivoluzionarie, vorremmo sapere quale tipo di cooperazione militare si può avviare con un regime terrorista;
- Considerando il ruolo che i Pasdaran e l’Artesh, l’esercito regolare iraniano, hanno nel conflitto in Siria a sostegno del dittatore Bashar al Assad – e considerando che l’Italia ha ancora, teoricamente, interrotto le relazioni diplomatiche con Damasco – vorremmo sapere se l’eventuale cooperazione con Teheran riguarderà anche la questione siriana;
- Considerando il ruolo che l’Iran ha nel sostegno ai gruppi paramilitari sciiti in diversi Paesi del Medioriente, ove queste milizie sono autrici anche di massacri settari nei confronti dei sunniti, vorremmo sapere se l’eventuale cooperazione militare con Teheran riguarderà anche l’Iraq e secondo quali modalità;
- Vorremmo sapere cosa pensa il Capo di Stato Maggiore Graziano della posizione iraniana nei confronti di Paesi quali gli Stati Uniti e Israele. Paesi con cui Roma mantiene eccelleti rapporti, considerati da Teheran come il “Grande e il Piccolo Satana”? In particolare, vorremmo sapere cosa pensa Graziano del proposito della Guida Suprema Ali Khamenei – da cui le forze armate dipendono – di distruggere Israele entro i prossimi 25 anni?
- Vorremmo sapere, infine, se la cooperazione con l’Iran riguarderà anche il settore armamenti, in particolare il settore missilistico. Ricordando al Generale Graziano che la Risoluzione 1929 dell’ONU resta pienamente valida nonostante l’Iran Deal e questa risoluzione vieta di trasferire armi pesanti e di cooperare con l’Iran nel settore missilistico. Ricordiamo anche che, dalla firma dell’accordo nucleare e dall’approvazione della risoluzione ONU 2231, l’Iran ha violato quanto sottoscritto, testando almeno tre volte missili balistici capaci di trasportare un ordigno nucleare.
(5 settembre 2016)
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