
di Giovanna Di Rosa
Dunque i 5Stelle si calano le braghe e non sarà un bello spettacolo. Soprattutto per il loro elettorato. Dopo avere promesso “No” alle Olimpiadi a Roma a tutti i costi, una delle promesse elettorali di Virginia Raggi che durano una vita, ora la giunta a 5Stelle dell’Imperatrice si prende anche venti giorni per trovare il modo di abbassarsi i calzoni con dignità. Succede dopo un sondaggio dal quale si evince che alla maggioranza dei romani avere le Olimpiadi a Roma, fa tutt’altro che schifo. Ora la Sindaca delle Funivie dovrà mediare l’ennesima figuraccia con la base che a 5Stelle, che già la detesta, perché non manterrà l’ennesima promessa che aveva gridato ai quattro venti avrebbe mantenuto: “No” alle Olimpiadi di Roma. Ecco andare in frantumi un’altra, l’ennesima, boutade elettorale, insieme alla credibilità della giunta Raggi. Dopo aver promesso funivie, monete parallele, libero scambio, stipendi “normali” allo staff, che avrebbe detto “No” alle Olimpiadi, che i suoi predecessori avrebbero pagato il debito pubblico della Capitale, eccola la Sindaca del due di coppe con briscola a bastoni, che manda in avanscoperta uno dei assessori che timidamente dice “Sì” alle “Olimpiadi se ci permettono di realizzare i nostri progetti”. Quali, di grazia? Aumentare gli emolumenti allo staff di giunta, considerando che è l’unica cosa che han certamente fatto? La sensazione, per ora, è che la giunta Raggi le uniche promesse che mantiene siano quelle non dette e fatte a non si sa chi, pur immaginandolo.
(31 agosto 2016)
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