di Daniele Santi
Dunque la base del M5S, coloro che hanno votato il Movimento per fede e non perché i vertici hanno spacciato lucciole per principi, sarebbe d’accordo con le nomine e i maxi stipendi della pregiata giunta di Sua Maestà Virginia Raggi delle Funivie e degli Emolumenti. Lo afferma la Regnante in una videodichiarazione al Vangelo di Travaglio dopo una giunta definita “Molto interessante” dalla Protagonista, costringendo il Vangelo di Travaglio a picchiare duro parlando di maxi-stipendi come quello del capo di Gabinetto Carla Romana Raineri, la poca trasparenza sugli emolumenti dello staff e le polemiche sulle nomine di ‘amici di merenda’, come Salvatore Romeo a capo segreteria politica e il collega dell’Istat di Daniele Frongia, sollevate da Francesca De Vito, presidente di municipio e sorella del presidente d’Aula Marcello De Vito. Sulla questione Sua Maestà Raggissima interviene con lo stile tranchant che contraddistingue chi non ha nulla da dire, ma lo dice con classe: “Lascio a voi queste ricostruzioni fantasiose, non c’è nessun mal di pancia dei consiglieri o della base, siamo a lavoro per Roma lo dimostrano questi bandi (bandi del Governo non della Giunta Raggi, ndr) e i cittadini sono con noi”. Tutto senza virgole e scritto proprio come lo leggete.
La cose non stanno proprio così. Poche ore prima Adnkronos pubblicava un’articolo contraddistinto dalle richieste di anonimato dei consiglieri a 5 Stelle che rilasciavano dichiarazioni, anonimato che è la testimonianza del clima di democrazia alla Putin all’interno del Movimento: si parla di una possibile lettera aperta all’Imperatrice per chiederle – quale affronto! – un cambio di passo con un maggior coinvolgimento degli eletti e della base e un confronto sulle scelte che la prima cittadina è chiamata a fare. Un’anonima consigliera dichiara: “Se si trattasse di atti in linea con i valori dei 5 Stelle non ci sarebbe nulla da dire. Il problema è che in quel che fa Raggi c’è tutto tranne che lo spirito del Movimento che l’ha resa sindaca”. Saranno i voti della destra di Alemanno che presentano il conto, sarà la cattiveria della gente, saranno i PDioti – è gergo a 5 stelle, non ve la prendete con noi – saranno le nomine non condivise e i maxi-stipendi, ma nella credulona base grillina comincia ad insinuarsi l’idea che la ventilata “sforbiciata” dei regali emolumenti elargiti dalla Sindaca della Coherentia e dell’Honestate, non sarà nemmeno discussa.
Del resto da una Sindaca che definisce i malumori di chi l’ha eletta come “ricostruzioni fantasiose” c’è poco da aspettarsi. Basta solo che dica “L’elettorato non esiste, è un’invenzione di Renzi e dei pdioti” e la vera natura libertaria della prima donna a conquistarsi Roma coi voti degli uomini, sarà rivelata. Nel frattempo il malumore cresce (e Roberta Lombardi lavora nell’ombra) se è vero che un consigliere – anonimo, ça va sans dire – ha dichiarato: “Raggi si guarda bene da un confronto con noi, se ne tiene alla larga. Senza comprendere che così non fa altro che peggiorare le cose: noi non ci stiamo a fare da passacarte o schiaccia bottoni”.
E anche questa dichiarazione, per gente che si fa governare da un blog e da un Vate, è una bella novità.
(26 agosto 2016)
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