di Giancarlo Grassi
Erdogan è l’unico capo di stato che pochi minuti dopo un attentato nel suo paese è in grado di dare indicazioni precise sui colpevoli – che sono sempre o l’Isis o il Pkk – e di fornirne addirittura l’età ed il sesso (poco importa se i corpi dei kamikaze sono dilaniati dalle bombe). Sappiamo che aprire un articolo di commento alla tremenda notizia dell’attentato nel sud della Turchia, possa apparire irrispettoso, ma le parole di Erdogan che appare sempre pochi minuti dopo i fatti con tutte le risposte pornte, sono sospette.
I fatti, purtroppo meno sospetti, hanno a che fare con un giovane kamikaze (Erdogan ha detto che aveva tra i 12 e i 14 anni) che si è fatto saltare in aria ad una festa di matrimonio di curdi a Gaziantep, non lontano dal confine con la Siria. Il kamikaze aveva un giubbotto esplosivo. Subito dopo l’attentato (un esplosione così forte da essere udita da un capo all’altro della città da un milione e mezzo di abitanti, informano i media turchi) i social network del paese sono stati bloccati. Una misura che salverà la vita ai Turchi.
(21 agosto 2016)
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