di Paolo M. Minciotti
Il corpo mutilato e quindi bruciato: così hanno massacrato barbaramente l’attivista transgender turca Hande Kender l’8 agosto scorso. Così l’amore per la deocrazia ed il rispetto delle minoranze del dittatore Erdogan che ha cancellato dalla carta geografica la Turchia laica di Atatürk, ha spazzato via la vita della transessuale di 22 anni che lottava per i diritti umani e per una Turchia libera dalla follia teocratica del suo dittatore.
Hande Kender aveva guidato la rivolta contro la repressione da parte della Polizia (agli ordini di Erdogan) contro il Gay Pride di Istanbul del 2015. Lo classificheranno come un crimine transofobo e, fino a prova contraria, dovremo fare finta di crederci.
(19 agosto 2016)
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