di Daniele Santi
Tra i numerosi miracoli operati da Donna Raggi delle Funivie e del Libero Scambio, come una fresca cascata ne arrivano alcuni che definire degni del signore dio suo, è poco: primo tra tutti il post su Facebook che parla delle assunzioni di 1.121 lavoratrici a tempo indeterminato. Scrive, la Sindaca dei Miraggi: “Da quando siamo entrati in Campidoglio ci siamo attivati immediatamente per provvedere alla stabilizzazione delle educatrici dei nidi e delle insegnanti delle scuole dell’infanzia. Argomento a noi ben noto e per cui ci siamo battuti sin dalla scorsa consiliatura. D’altronde anche in campagna elettorale avevamo detto che ci saremmo impegnati al massimo per fare pressione al governo e alla Madia affinché si trovasse in tempi brevi una soluzione per tutte quelle lavoratrici che da anni versano in una situazione di estrema difficoltà”. Peccato per Raggi (e per i romani che l’hanno eletta) che le cose non siano andate proprio come racconta la Sindaca delle Funivie.
Il decreto Madia fu approvato proprio dal governo con il M5S che votò contro e che ora ha la faccia tosta, per bocca della Sindaca del Libero Scambio, di assumersi il merito dell’assunzione, dimenticandosi di avere definito la misura, ai tempi dell’approvazione e per giustificare il voto contrario, una “misura spot”. Poi c’è la straordinaria storia delle auto blu che hanno visto anche la partecipazione di Alessandro Gassmann che ha perso l’ennesima occasione per stare zitto. Si parla di auto blu, argomento che da decenni fa imbestialire gli Italiani, non perché le auto blu siano uno scandalo in sé, ma semplicemente perché non le possono usare loro. Attorno alle auto blu dei consiglieri del Campidoglio sono nate innumerevoli leggende sulle quali il M5S delle Funivie per snellire il traffico su via Battistini, ha lucrato come pochi. A parlare è il Presidente del Consiglio Comunale di Roma, Marcello De Vito, che ha annunciato su Facebook il “taglio delle auto blu ed altri costi della politica”. De Vito, specifica che il taglio riguarda “l’eliminazione delle auto blu a disposizione dell’Ufficio di Presidenza (5 di cui 3 a disposizione di consiglieri M5S, 2 di opposizione)”. Un provvedimento non nuovo: anche la giunta Marino ci aveva provato. Durante quella amministrazione vennero vendute anche tre auto in dotazione all’ex sindaco Gianni Alemanno: una Lancia Thesis, una Lancia Kappa e una Alfa Romeo 166, mentre il totale delle auto blu passò da 322 a 249. Un obbligo che derivava dall’applicazione della norma voluta dal governo Monti sulla spending review. Quindi, nessuna rivoluzione. Ma c’è dell’altro. Scrive infatti l’Unità: De Vito continua scrivendo che “è stato inoltre deciso di eliminare i permessi ZTL con diritto di sosta (Euro 2040 x 48) e di utilizzare processi di centralizzazione degli acquisti da parte dei gruppi, con forti risparmi di spesa sui loro fondi. Le auto blu inutilizzate saranno reimpiegate per finalità sociali. I consiglieri avranno diritto alla tessera per autobus e metro, per incentivare e dare un segnale sull’importanza dell’utilizzo dei mezzi pubblici a scapito di quelli privati. Personalmente mi reco in Campidoglio con il 60″. Sulla misura c’è veramente poco da obbiettare, se non fosse che il post nasconde una piccola, ma fondamentale verità: i consiglieri comunali di Roma le auto blu non ce le hanno mai avute.
Alessandro Gassmann, che di privilegi dovrebbe essere davvero l’ultimo a parlare, dato che la fortuna esiste, e lui lo sa benissimo, ci va giù pesante e gioisce con un tweet.
I consiglieri comunali di Roma,
Senza auto blu e con bus e metro… Ottima notizia! #stamotuttisullastessabarca— Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) 26 luglio 2016
Al simpaticissimo tweet ha risposto l’ex capogruppo PD in campidoglio Giulia Tempesta ed, indirettamente, ha risposto a tutta la faccenda la consigliera Mattoccia, della lista Marchini.
@GiuliaTempesta @GassmanGassmann sarebbe bene partecipare sedute in aula x vedere cambiamento ! Appena caduto numero legale X assenza #M5s
— Paola Mattoccia (@pmattoccia) 26 luglio 2016
A Gassmann risponde poi anche il consigliere PD, Marco Palumbo: “Carissimo prima di parlare bisognerebbe informarsi. Va bene seguire le mode, ma i consiglieri comunali non hanno mai avuto l’auto blu. A Palumbo fa poi eco Fabrizio Panecaldo, ex capogruppo Dem: “Gassmann sei persona perbene per diffondere demagogia. Ti chiedo di rettificare: consiglieri MAI hanno avuto auto blu ma accesso Ztl”. Insomma non sono soltanto le dimenticanze di Virginia Raggi delle Funivie a fare notizia, ma anche gli sfondoni di coloro che, baciatid alla dea bendata, parlano dei privilegi altrui come se loro potessero, dalle loro altezze irraggiungibili, dare giudizi superficiali su ogni cosa.
(27 luglio 2016)
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