di Giancarlo Grassi
L’informazione che pretende di essere politica o i programmi che sostituiscono altri programmi mantenendo una linea di condotta più che un livello di decenza, spopolano nella fasce serali estive. La7, nella serata dell’11 luglio scorso, ha perso un altra occasione per dimostrarsi una rete equilibrata durante il progranmma In Onda dove i due conduttori, uno dei quali già insultatissima spalla del conduttore de La Zanzara su Radio24 (vero è che in radio c’è il vantaggio di non mostrare la propria faccia, che spesso è un bene), hanno pilotato spudoratamente il dibattito dove essi volevano (verso il caos del tutto è vero, ma anche non è vero niente) a discapito di una interessante ed approfondita discussione politica che si stava sviluppando tra Piero Fassino e Gianfranco Fini. Al fianco dei due prodi condottieri Antonio Polito che andava a rendere omaggio a quello che potrebbe diventare il suo prossimo editore, che del doman non v’è certezza. Nel momento nel quale Piero Fassino ha poi cercato di portare la discussione sui “poteri forti” che si stanno schierando in varie forme in un unico blocco per mandare a monte le riforme costituzionali, la conduzione del programma si è affrettata (bloccando Fassino con una risposta di pessimo gusto e di nessuna consistenza giornalistica) a passare la palla a Fini e Polito. Questa è la rete dell’editore che si sta apprestando a scalare RCS. Giusto per sapere dove parte dell’Italia continua ad andare.
(12 luglio 2016)
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