di Paolo M. Minciotti
Il Coordinamento Torino Pride GLBT interviene sulla patetica vicenda della consigliera Canalis che abbiamo già commentato dalle nostre pagine con un articolo che trovate al link in alto, attraverso un comunicato stampa con il quale il Coordinamento rende nota la sua posizione.
“Spiace dover intervenire su questi temi il giorno prima del pride che è la festa di tutte e tutti e il giorno successivo all’asta benefica organizzata dal Coordinamento Torino Pride per CasaOz che ha dimostrato quanto una parte consistente della società abbia superato tabù e pregiudizi e che tutte le realtà che operano nel sociale quando collaborano producono risultati assolutamente positivi – afferma il Coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia. “Oggi il Coordinamento Torino Pride non si occupa più di ciò che dice o pensa la Curia, soprattutto dopo i numerosi tentativi di dialogo sempre respinti. Abbiamo continuato però a cercare quel dialogo con i livelli più bassi della gerarchia ecclesiastica con buoni risultati. Ci occupiamo invece e sempre con molta attenzione della politica e della sua capacità di evolversi ed uscire da un mal celato oscurantismo. È buffo immaginare la giovane neo consigliera comunale del PD, della corrente cattodem dei leprotti piemontesi, a Consiglio Comunale praticamente nemmeno insediato, stilare in solitudine un’interpellanza sulla questione famiglia/famiglie. La consigliera dovrebbe oramai avere imparato che la realtà e la vita vera sono cosa diversa dalle sue letture serali di salmi e versetti biblici e che l’evoluzione della società è ampiamente studiata e monitorata da persone certamente più competenti di noi e lei. Invitiamo quindi la consigliera Canalis a dar seguito al mandato che i cittadini e le cittadine della Città di Torino le hanno gentilmente concesso occupandosi della realtà e non di fantasie mediatiche. La invitiamo altresì a partecipare domani al Torino Pride per toccare con mano la varietà di famiglie che sfileranno portando con loro solo la voglia di amarsi, di essere felici e di vedersi riconosciute dallo Stato nel quale si sono formate smettendo di essere considerate di serie b”.
(8 luglio 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)