di Giancarlo Grassi
Tre kamikaze hanno cominciato a sparare contro i passeggeri all’aeroporto Atatürk di Istanbul, uno dei centri nevralgici per il traffico aereo verso l’oriente ed il più importante aeroporto turco, e poi si sono fatti saltare in aria, lasciando sul terreno 36 morti e 147 feriti, secondo notizie ufficiali del governo di Erdogan. E’ la guerra del Califfo Nero contro il presidente turco, al quale non serve la sua progressiva islamizzazione della Turchia, per placarne l’odio senza fine. Erdogan e La polizia turca hanno subito incolpato l’Isis dell’attentato, ma fino al momento in cui stiamo scrivendo, non ci sono rivendicazioni del sedicente stato islamico che è solito far giungere le sue rivendicazioni molto in fretta.
Le prime notizie parlano di tre attentatori, ma successivamente si è parlato di 3 kamikaze coadiuvati da altri 4 per un totale di sette terroristi, uno dei quali sarebbe stato arrestato.
(29 giugno 2016)
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