di Giovanna Di Rosa
Numerosissimi i Gay Pride in giro per l’Italia nello scorso fine settimana, che hanno portato per le strade decine di migliaia di persone: si è sentito come al solito di tutto. Dagli squadristi di dio che twittano sconcezze come “ci sono uomini nudi che si infilano bandierine rainbow nel didietro”, ad altri che da qualche parte, non ricordiamo dove, inneggivano ai nuovi nazismi antigay bruciando le foto di coloro che si baciavano al Gay Pride.
Nonostante l’avanzamento dei diritti delle persone LGBT in questo paese l’odio antigay, spesso ingiustificato, basato su superstizioni e dicerie popolari che ci ricordano la caccia agli albini in Africa, continua a fare proseliti e cercherà sempre di mettersi di traverso rispetto al pacifico vivere delle coppie dello stesso sesso. E’ necessario un profondo cambiamento culturale del paese intero, che avverrà malgrado loro. Crediamo anche, da questo quotidiano che ha la brutta abitudine di scrivere quello che pensa perché padroni non ne ha, che da parte delle persone LGBT sia necessaria un ulteriore sforzo – e l’episodio di Siracusa, che abbiamo seguito, è testimone – per cambiare anche noi punto di vista, cercando di percepire quando è vera omofobia (e condannarla e combatterla con fermezza) o quando invece si tratta semplicemente del normalissimo “capirsi male”. Non lo dice una che non sa nulla di queste cose, sono in coppia con una donna da vent’anni, lo dice una che lo pensa e si permette di mettere la sua inutile tastiera al pensiero di ciò che pensa.
Come collaboratrice di Gaiaitalia.com lamento invece il fatto che, proprio a causa di articoli del giornale molto critici verso certe scelte della dirigenza dell’associazionismo LGBT dello stivale, la redazione venga ignorata dalla maggioranza degli uffici stampa, impedendoci di dare notizia degli eventi. Anche su questo vedere nemici dove non ci sono e sul non saper gestire le critiche rifletterei, ma non sono certo qui per dare lezioni.
(27 giugno 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)