di Giovanna Di Rosa
“Leave” o “Remain”: sono le due parole con le quali i sudditi di Sua Maestà sono chiamati a pronunciarsi sul “lasciare” l’Unione Europea e “rimanere” nell’Unione Europea. L’uscita dall’UE o la permanenza nell’UE della “squallida isoletta europea” [cit.] avrà un grande peso sul futuro dell’Unione, soprattutto nel caso al referendum vinca l’opzione “Leave”, come del resto sul futuro del Regno Unito. Sono molti gli analisti che ritengono possibile, oltre a seri problemi economici per la Gran Bretagna che decida di uscire dall’UE, anche un’immediata proclamazione di indipendenza della Scozia, al contrario, fortemente europeista, seguita da un nuovo referendum.
Le borse, scrivono i quotidiani internazionali, si comportano come ogni giorni e quindi non ci sarebbe da preoccuparsi sull’eventuale vittoria del “Leave”, ma dalla serata di oggi (i seggi chiudono alle 23, ora italiana) cominceranno a conoscersi i risultati.
I britannici al voto sono 46,5 milioni. E c’è da scommettere che voteranno in massa. Gli ultimi exit polls parlano di una forte riduzione del distacco dei favorevoli al “remain”, da quelli dell’opzione “leave”, in testa per molte settimane.
(23 giugno 2016)
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