di Il Capo
Ci sono fortune che, nonostante ciò che succede negli USA, si possono godere soltanto in Italia. E siam felici perché almeno qui un certo senso dell’umorismo è rimasto, anche se non sappiamo per quanto. Protagonista assoluta delle ultime settimane la puntigliosa, antipatica, saccente, insopportabilmente perfetta, candidata pentastellata alla poltronissima di Roma Donna Raggi dell’io so tutto e anche il suo contrario.
E’ vero che a noi poveri ignoranti al soldo delle grande industria, del Pd e fors’anche dei servizi segreti sovietici nonostante la dissoluzione dell’URSS, il grande progetto politico di Donna Raggi e del movimento che ha sede in un blog ed è telecomandato da Milano non va giù. Ma non è colpa loro: è che non lo capiamo perché siamo limitati. Non siamo intelligenti come Raggi e Lombardi (povera Raggi, se la ritrova nello staff pur detestandola: dura la vita a 5Stelle), ad esempio, che insieme a Crimi formano la crema dell’intellighenzia che cambierà la storia dell’italietta rovinata da Renzi. Non siamo democratici come Grillo che fa fuori Pizzarotti con una scusa senza avere il coraggio di dire che non lo vuole tra le balle perché è intellettualmente indipendente e, da Vate, pretende scendiletto come Di Maio.
Così che sarà da ascrivere alla nostra idiozia se non siamo in grado di apprezzare le ultime, geniali uscite della candidata Raggi, l’unica donna a 5Stelle più antipatica di Roberta Lombardi (quella della legge delle 12 tavole, che in casa 5 stelle la qultura è roba seria) che propone cose straordinarie come le funivie per evitare il traffico, i pannolini lavabili, la moneta complementare per la città di Roma – che avrebbe due monete in circolo, più Caput Mundi di così – e il baratto parziale. Sarà colpa nostra e della nostra sordida propaganda anti-Raggi se il più geniale candidato alla poltronissima di Sindaco della Capitale perderà le elezioni contro il solito comunista convertito alla finta democrazia colluso con i grandi poteri nazionali, ma che nazionali, mondiali, ma che mondiali, interplanetari e che sicuramente non ha nemmeno letto Asimov. Sarà colpa nostra e della nostra viscida campagna anti-M5S se un giorno questo movimento falso come il falso quotidiano con il quale ci scontriamo da cittadini, tirerà le cuoia e con lui l’orribile personaggio che lo ha fondato e che ha deciso le orribili regole come quella della quale Raggi regolarmente si dimentica di parlare, cioè il contratto capestro con fideiussione da 150mila euro. Se foste nella stessa condizione non sareste anche voi disponibili a dire tutto ciò che è possibile per difendere l’indifendibile, dato che ormai siete in ballo e da quella situazione non volete/potete cavarvi più?
Che razza di giornalaccio siamo se crediamo che le proposte che vengono dalla candidata perfettina e puntigliosetta che riesce a concorrere in antipatia con Roberta Lombardi sono solo lo specchio, per dirla con Giachetti, della “dimostrazione dell’inadeguatezza di Raggi e del suo staff anonimo che la teleguida da Milano”. Volendo la si può anche dire con Orfini: “L’unica cosa che non ho capito è se il biglietto della funivia si può pagare col baratto”, perché così daremo modo a chi ci taccia di essere pagati dal Pd di farlo con tranquillità d’animo. Perché anche quando si parla di politica un po’ di compassione per i poveracci ci vuole.
(27 maggio 2016)
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