di Giancarlo Grassi
Pare che Zuckerberg sia furioso e che abbia promesso una indagine interna: non sarebbero infatti solo gli algoritmi a scegliere le notizie che fanno trend sul social-monster, ma anche – e probabilmente più spesso – mani umane: Lo renderebbe noto un documento interno del quale il proprietario del social network afferma di non sapere nulla.
A rendere nota la sgradevole faccenda è il quotidiano The Guardian che, scrive Repubblica, ha ottenuto un documento di 21 pagine contenente le indicazioni destinate a quel gruppo interno di lavoro. Per contrastarne la diffusione e difendersi dalle accuse Facebook ne ha successivamente diffuso una versione aggiornata, lunga 28 pagine, con dei paragrafi del tutto inediti, consultabile qui. Insomma, è in corso un vero e proprio Newsgate. Un fatto, però, è evidente: nel giro di un paio di giorni Facebook ha fatto marcia indietro. In un primo momento ha negato perfino l’esistenza di un team specializzato, spergiurando sulla totale automatizzazione della selezione. Ora, alla ricerca di una trasparenza difficile da guadagnare, rilascia addirittura il “manuale” aggiornato destinato proprio a quella squadra di editor in carne e ossa. Una giravolta non da poco. Firmata in un post sul blog ufficiale dal vicepresidente Justin Osofsky.
(13 maggio 2016)
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