di Gaiaitalia.com
Subito dopo la votazione della Fiducia sulla Legge Cirinnà, passata a larghissima maggioranza, Andrea Maccarrone, attivista lgbti e candidato al Comune di Roma nella lista della Sinistra per Roma, ha fatto pervenire il redazione questo comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.
“Con l’approvazione della legge sulle Unioni Civili l’Italia compie certamente un passo importante nella direzione del riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso e riconosce a queste importanti diritti finora negati”.
“Purtroppo lo fa al prezzo pensate di sancire ancora una volta per legge una perdurante discriminazione e diseguaglianza per le coppie omosessuali, alle quali non è consentito l’accesso al matrimonio e alla piena equiparazione dei diritti ed è di fatto negata la genitorialità. Un modello segregazionista che è vecchio di 15 anni e non ci consente di gioire pienamente di un risultato storico”.
“Adesso il Governo sia consequenziale con l’impegno importante che si assume avendo chiesto il voto di fiducia e approvi rapidamente i decreti e i regolamenti necessari alla piena e celere applicazione della legge” – prosegue – “Tutte e tutti noi siamo chiamati a vigilare perché le legge sia applicata presto e bene senza surrettizi svuotamenti e, sin da subito, continueremo a batterci nella società, nei tribunali, nella politica e ovunque sia possibile, perché anche il nostro Paese compia finalmente il passo di riconoscere la piena uguaglianza, con l’apertura del matrimonio paritario, e promuova una riforma del diritto di famiglia pluralista e laica, non sessista, capace di rispondere ai cambiamenti della società e di tutelare pienamente le scelte affettive e familiari di tutte e tutti. In particolare vanno sicuramente rimossi i divieti e le discriminazioni per le coppie omosessuali e le persone single presenti nella legge 40 sulla procreazione assistita e nella legge sulle adozioni”.
“L’approvazione delle Unioni Civili non ci deve far dimenticare – conclude Maccarrone – che la politica di lotta alle disuguaglianze, all’omofobia e transfobia non si esaurisce con questa norma ma si concretizza in tante azioni concrete, sia a livello nazionale che locale, a cominciare da quelle nelle scuole che con il Governo Renzi hanno purtroppo subito una gravissima battuta d’arresto! L’Italia ha ancora tanta strada da recuperare e speriamo che il risultato di oggi sia soltanto l’inizio”.
(11 maggio 2016)
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