di Vittorio Lussana twitter@vittoriolussana
Il ‘Giubileo della misericordia’, in pieno svolgimento a Roma, non sta portando le attese masse di pellegrini. L’allarme ‘arancione’ per il pericolo di attentati terroristici, infatti, sta incidendo parecchio sulle scelte turistiche dei fedeli di tutto il mondo. E il clima venutosi a creare nella capitale d’Italia, soprattutto dopo quanto accaduto di recente a Parigi e a Bruxelles, non è minimamente paragonabile a quello dell’estate del 2000, durante il Giubileo dedicato al nuovo millennio. Si nota, altresì, in alcuni fervidi credenti, un dissimulato malessere nei confronti di papa Francesco, il quale sembra più interessato a esplorare il ‘terreno’ dei laici, anziché limitarsi a piacere al mondo cattolico tradizionalista. L’attuale pontefice sta cioè cercando di convincere anche ‘mondi’ solitamente ‘distanti’ – in qualche caso riuscendoci – che lui è il ‘rivoluzionario’ di cui la Chiesa cattolica aveva bisogno. Ma quel che più fa ‘sbellicare’ dalle risate è il disappunto di determinati ambienti ‘integristi’ di fronte a un Papa ‘inaspettato’, che si butta ogni giorno sempre più ‘a sinistra’, che fa ragionamenti effettivamente evangelici, da ‘cristiano’ autentico. Gente come Mario Adinolfi e altri ‘apocalittici’ di questo genere e tipo sono ormai sul confine dello sconcerto. Qualcuno ha persino ‘caricato’ su Youtube una serie di ‘servizi’, se così possiamo definirli, in cui si annuncia che Papa Bergoglio sarebbe il ‘Papa nero’ delle quartine di Nostradamus, mentre altri video lo accusano addirittura di essere l’Anticristo, a cui Gesù avrebbe concesso un determinato periodo di tempo al fine di dimostrargli di poter distruggere la fede cattolica nel mondo. Ancor più sconcertanti, in questa fase, appaiono le sette sataniche, che di fronte a una gerarchia ecclesiastica travolta dagli scandali e dalla pedofilia possono riunirsi unicamente per celebrare qualche torneo di ‘briscola’ o, al massimo, di ‘scopone’ scientifico. Insomma, un Papa che ha posto una moltitudine di fedeli timorati di Dio in una condizione di totale esautoramento: neanche le ‘creste’ sui conti dello Ior si possono più fare, da quando c’è ‘questo qui’. Noi non crediamo sia giunta l’epoca del definitivo tramonto del cattolicesimo ‘paolino’: una stratificazione teologica di leggende assurde, estratte di peso dal paganesimo e da altre tradizioni greco-ellenistiche le quali, oltre ad aver incendiato per interi secoli il mondo intero con roghi, crociate, inquisizioni e fanatismi, ha gettato per prima – e coltivato a lungo – il seme di un antisemitismo plurisecolare, finalizzato a ‘strappare’ agli Ebrei la filosofia morale del vero Gesù. Più probabilmente, ci troviamo di fronte a un Papa che, comportandosi come una persona ‘normale’, sta dimostrando quel che i laici andavano affermando da tempo: le religioni sono poste esattamente all’ultimo chilometro prima di ‘tagliare’ il ‘traguardo’ verso la follìa.
(21 aprile 2016)
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