di Giovanna Di Rosa
Vincono alla grande, entrambi, nello stato di New York che assegna una valanga di delegati: 169 per Hillary Clinton che ha vinto con il 57,7% dei voti staccando Sanders di quasi 15 punti. Trump da parte sua si è portato a casa il 60% dei voti e 89 delegati. La sua nomination non è ancora al sicuro, anche perché nessuno dei suoi rivali molla l’osso. La sua vittoria, considerando che è nato nel Queens e cresciuto a Manhattan, avrebbe potuto anche essere più larga.
Mentre Clinton mantiene un vantaggio costante su Sander, superiore a quello che Obama ebbe su di lei nel 2008 per tutta la parte finale della campagna elettorale, per Trump – inviso alla maggioranza dei delegati Repubblicani – le cose potrebbero complicarsi: al primo scrutinio della convention la maggior parte dei delegati sono infatti vincolati a votare il candidato con cui sono stati eletti alle primarie, ma se nessuno avrà la maggioranza assoluta dei voti, i delegati diventeranno progressivamente liberi di votare per chi vogliono. E tra negoziati, trattative e scenari imprevedibili i delegati potrebbero votare sia per un altro candidato alle primarie che per un politico che alle primarie non ha partecipato affatto.
(20 aprile 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata