di Ahmed Naouali
La natura intollerante del potere maschilista che governa in Marocco si è nuovamente manifestata con l’arresto e la conseguente espulsione di due componenti francesi del gruppo Femen che avevano manifestato davanti al Tribunale in occasione del processo ai giovani omosessuali pestati a sangue e trascinati nudi per le strade da un mob di delinquenti tollerati dal regime. Le due Femen si sono spogliate di fronte al tribunale dove sono restate a seno nudo per poche decine di secondi prima che la folla si radunasse per costringerle a ricoprirsi e la polizia le arrestastasse.
Un seno nudo, in Marocco, è molto più peccaminoso di ogni porcata perpetrata da politica e giudici ai danni dei più deboli. Così va la Giustizia, scusate “giustizia” con la “g” minuscola, nel regno di Mohammed VI governato dai filo-islamisti.
Per la cronaca, l’11 aprile scorso, quando si sono svolti i fatti, davanti al tribunale della città marocchina erano alcune centinaia le persone che stazionavano gridando a gran voce che i due giovani omosessuali fossero condannati e i loro aggressori liberati.
(14 aprile 2016)
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