di Il Capo
Il Sacro Buffone della Setta dei Salvatori della Patria si è gettato in un nuovo agone mediatico irrompendo nei teatri italiani con una nuova tournée. Pare, scriveva il Corriere il 10 aprile, che non ci siano esattamente le resse di fans pronti a fare a pugni per un biglietto. Scriveva altresì il Corriere che invece i fedelissimi, quelli che poggiano le loro inutili chiappe sulle poltrone parlamentari et senatoriali grazie al Sacro Buffone, pare ci fossero, belli e pronti alla rappresentazione della comunione con i grilli presentata dal Gran Cerimoniere.
Non eravamo presenti, e non lo saremo, prima di tutto perché pensiamo che lo spettacolo sia un’altra cosa: dalla Commedia dell’Arte in poi il teatro è servito per irridere il potere e non c’è mai visto che Grandi Giullari dell’Irriverenza si siano convertiti poi a diventare i Servi di una forza politica che irride gli altri per guadagnare voti. C’è da sperare che la Compagnia dei Gelosi venga dall’aldilà per portarseli via tutti questi cialtroni. Ma l’Italia è fatta così: è un paese meraviglioso purtroppo pieno di Italiani, dove per Italiani intendiamo coloro che per il potere farebbero qualsiasi cosa anche e soprattutto negare di volerlo quel potere che bramano per il solo gusto di averlo.
Il Sacro Buffone della Setta dei Salvatori della Patria ed i suoi giullari non sono differenti da coloro che contestano: gestiscono il potere in forma privata, personale (assai personale), attraverso un buco nero chiamato web dove tutto può apparire o scomparire come per magia. La magia di un click. Stanno in parlamento agendo – o tentando di farlo – come un partito, gridando di non essere un partito e prendendosela con i partiti. Rivendicano di essere un movimento, ma sono entrati nell’agone parlamentare dove per entrare servono cose precise come uno statuto, del quale pare non vi sia traccia, e sono stati citati proprio per quella questione lì. Dello statuto invisibile. Anzi del Regolamento.
Siamo sempre lì capite? Gli imprenditori che scendono in politica con un partito azienda e si inventano che son lì contro i comunisti nell’unico paese dove il comunismo non c’è mai stato in quella forma devastante che conosciamo in altri luoghi, ma in realtà scendono in politica per fare i fatti propri, così come i rivoluzionari della Cittadinanza che vogliono l’eneriga elettrica pulita, ma non le pale eoliche che deturpano il paesaggio, e quindi quelli che stanno in un blog e si scagliano contro il mondo che invece non ci sta perché dato che ci stanno loro solo il blog è sacro e chi non sta nel blog son tutti delinquenti…Tutto questo condito da guitti di dubbio gusto, comunioni con grilli ed esponenti parlamentari e delle Istituzioni assolutamente incapaci.
Insomma un paese meraviglioso l’Italia, peccato che sia pieno di Italiani (e per la definizione di Italiani vi rimandiamo a più sopra)…
(11 aprile 2016)
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