di Paolo M. Minciotti
La Corte Costituzionale colombiana ha deliberato a favore del matrimonio egualitario nel paese condiserando che “tutti gli esseri umani hanno il fondamentale diritto di sposarsi senza nessuna discriminazione”.
La decisione era nell’aria, dal momento che non c’è stata, da qualche anno a questa parte, una reale opposizione nei confronti del matrimonio egualitario e che la Corte, già nel 2011, aveva deciso che alle persone ed alle coppie LGBT dovevano essere garantiti gli stessi diritti di quelle eterosessuali.
Ciò che ci ha stupito è stato leggere sulla pagina Facebook di un attivista per i diritti umani italiano la frase: “Anche la Colombia ha il matrimonio egualitario. La Colombia!”, come se pensasse che quel paese sia fatto di indigeni incolti ai limiti della civiltà quando invece, soprattutto nella protezione dei diritti delle persone delle persone LGBT, la Colombia è stato negli ultimi dieci anni uno stato all’avanguardia, grazie anche alle intelligentissime iniziative messe in atto dalle organizzazioni LGBT di quel paese. Cosa che purtroppo non si può dire di quelle italiane.
(8 aprile 2016)
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