di Il Capo
Un amico che amiamo, che è anche uno straordinario scrittore di profondissima cultura e un poeta raffinatissimo che per uno degli svarioni che la vita regala si riaffaccia timidamente all’editoria in questo periodo, ci ha inviato un post che uno dei tanti cialtroni che si sentono intelligenti perché un mezzo elettronico gli ha permesso di scrivere le sue orrende porcate e renderle pubbliche, nel quale lo spaventoso livello di ignoranza, superficialità, cialtroneria, invidia, incultura e nessun senso dell’umanità fa bella mostra di sé come se si trattasse di gioielli di famiglia e forse lo sono anche.
La domanda è perché ci si perda dietro gente così, ma non riguarda noi.
Uscendo per un caffé festivo e postfestivo insieme ci siamo imbattuti in orde di famelici turisti la cui età media sfiorava i 70 anni e la cui cultura media sfiorava il nulla che come api impazzite roteavano intorno a qualsiasi cosa, chiunque, non importa chi e non importa cosa scorrazzando come adolescenti ineducati e senza freni per ogni dove: se in un gruppo di quindicenni l’essere irrispettosi e maleducati, rumorosi e caciaroni ed anche un po’ qualunquisti e boccaloni è qualcosa che si spiega, lo stesso tipo di comportamento in persone adulte abbondantemente oltre la pensione è qualcosa che fa rivoltare lo stomaco.
Meno male che il weekend festivo, il primo fuoriporta dopo l’inverno, è già passato.
(27 marzo 2016)
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