di Daniele Santi
Ricorderete le dichiarazioni della Cittadina a 5 Stelle Paola Taverna che delirò del “complotto per far vincere il M5S a Roma”, vero? Ecco pare che oggi finalmente di quel complotto si sappia assai di più e si sia scoperto grazie ai geni che popolano alcune redazioni italiane: il complottista è nientepopodimenoche Matteo Renzi.
Sarebbe proprio, nelle parole di uno dei grandi quotidiani italiani che sanno tutto, Matteo renzi ad avere deciso la “Nuova strategia su Roma” e ad avere chiesto a Giachetti di non correre più per vincere. Questi geniali giornalisti la chiamano “desistenza strategica” per favorire l’elezione di Raggi a sindaco della Capitale per giocare poi sull’eventuale (eventuale?) flop amministrativo degli incapaci a 5 Stelle per penalizzare il grillicocasaleggico movimento. Mentre vi invitiamo a scoprire quale quotidiano abbia potuto metetre in piedi sì arditissima teoria (ammettendo implicitamente e senza volerlo che i Cittadini a 5 Stelle sono degli incompetenti incapaci), vi chiediamo di rispondere ad un semplice quesito: quale segretario di partito e/o primo Ministro potrebbe essere così politicamente imbecille da ideare un piano per far vincere qualcun’altro, soprattutto quando – come in questo caso – il qualcun altro non è rappresentante di una forza politica degna di chiamarsi tale, ma un’accozzaglia di impudenti riunita sotto le direttive quasi sconosciute di una coppia di burattinai che fanno votare i loro candidati da 200 persone che chiamano “la nazione”, attraverso il web?
Il bla bla bla continua citando i sondaggi, una mania berlusconiana contagiosa come la scabbia, ma non cita gli istituti demoscopici. Lo fa invece l’Unità che regala una “supermedia” che ripropone, ponderati, i risultati di tutte le rilevazioni: l’ultimo dato dà per sicuro un ballottaggio fra centrosinistra (33,5%) e centrodestra (30,9%), con la Casaleggio Associati srl ampiamente indietro al 24.4%. Lo scontro diretto, al secondo turno, sarebbe vinto dal Pd con il 52,3%. Ma anche nel caso di un improbabile ballottaggio Pd-Casaleggio Associati srl, il vincitore sarebbe di nuovo il Pd, con il 50,1%.
Insomma il giornalismo che combatte il “regime” perché non si cura di considerare i suoi rappresentanti i “guru” che essi si sentono di essere, ha dato ancora una volta prova che all’italica cialtroneria, al parlare solo per sé non c’è davvero limite. E’ vero però le fantasiose ricostruzioni di una realtà virtuale nata dai deliri di digitatori di tastiera improvvisati un futuro ce l’hanno: possono diventare storie o novelle fantasy per bambini dove tutto può essere vero assieme al suo contrario.
(25 marzo 2016)
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