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Ministero della Salute: la relazione al Parlamento su contagio da Hiv e casi di Aids nel 2014

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HIV AIDS 11di Paolo M. Minciotti

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 23 febbraio 2016 il Ministero della Salute ha presentato al parlamento la relazione 2014, sulle attività svolte dal Ministero nell’ambito dell’informazione, prevenzione, assistenza e attuazione di progetti relativi all’ Hiv/Aids. Nella relazione, inoltre, sono contenuti dati sulle attività svolte dalla Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids e l’attività svolta dall’Istituto superiore di Sanità, in particolare le iniziative in tema di sorveglianza dell’infezione da Hiv e dell’Aids, di ricerca e di consulenza telefonica (Telefono Verde Aids e Malattie sessualmente trasmesse) partendo da alcuni dati epidemiologici.
Nuove infezioni HIV

 

 

  • Nel 2014, sono state segnalate 3.695 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 6,1 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000 residenti
  • Tra le nazioni dell’Unione Europea, l’Italia si colloca al 12° posto in termini di incidenza Hiv. Le regioni con l’incidenza più alta sono state: Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna.
  • Le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nel 2014 sono maschi nel 79,6% dei casi, hanno un’età mediana di 39 anni per i maschi e di 36 anni per le femmine. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti)
  • La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 43,2%; maschi che fanno sesso con maschi, MSM 40,9%)
  • Nel 2014, il 27,1% delle persone diagnosticate come Hiv positive è di nazionalità straniera. Nel 2014, l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100.000 tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100.000 tra stranieri residenti. Tra gli stranieri, la quota maggiore di casi è costituita da eterosessuali femmine (36,0%), mentre tra gli italiani da MSM, (49,0%)

 

 

Casi di AIDS

 

 

  • Dall’inizio dell’epidemia, nel 1982, a oggi sono stati segnalati oltre 67.000 casi di Aids, di cui circa 43.000 segnalati come deceduti.
  • Nel 2014 sono stati diagnosticati 858 nuovi casi di Aids pari a un’incidenza di 1,4 nuovi casi per 100.000 residenti.

 

 

Va ricordato come la diagnosi precoce, che presuppone controlli frequenti del proprio stato sierologico, sia fondamentale. A tal proposito la ricerca raccomanda l’implementazione di misure preventive e auspica il favorirne l’accessibilità. La diagnosi precoce è inoltre essenziale per favorire un veloce accesso alle terapie appropriate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(24 marzo 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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