di Gaiaitalia.com
Dopo che l’esercito fedele [sic] a Bashar Al Assad se l’è data a gambe, il Daesh o i terroristi del sedicente Stato Islamico che dir si voglia, si sono impossessati di uno spaventoso arsenale nei pressi di Deri-er-Zor, ad un centinaio di chilometri da Raqqa, che conteneva circa mille casse di proiettili per kalashnikov, mitragliatrici pesanti, mortai, cannoni, almeno un centinaio di sofisticatissimi missili controcarro, più una decina di missili terra-aria (sono micidiali) a medio raggio, insieme al semovente per lanciarli. Per intenderci sono la stessa arma che ha abbattutto il Boeing malese che volava sull’Ucraina. La “conquista” è dello scorso gennaio e la notizia viene naturalmente data alla stampa con molte settimane di ritardo. Nel frattempo i terroristi del Califfo Nero sono riusciti a spostare l’arsenale in un luogo più sicuro.
Secondo fonti informative citate da La Repubblica i terroristi sono riusciti a mettere le mani anche su tre carri armati, una decina di blindati ed altri veicoli militari non meglio identificati, ed aerei russi avrebbero distrutto i semoventi per i missili terra-aria prima che i terroristi del daesh potessero utilizzarli.
Le notizie secondo le quali le forze del sedicente Stato Islamico starebbe arretrando sembrano perdere di credibilità, ammesso che una credibilità ce l’abbiano avuta, quando azioni come quella che stiamo descrivendo, vengono rese note.
(19 marzo 2016)
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