di Il Capo
Gaiaitalia.com ha vissuto nei due scorsi weekend (l’ultimo di febbraio ed il primo di marzo) un’altra tappa dei Weekendletterari Fest, manefestazione itinerante che porta la cultura nei ristoranti e nelle enoteche delle città ospiti e va ad incontare il pubblico offrendosi nuda, così come la si vede. La manifestazione, oltre che da questo quotidiano, è stata organizzata anche da 641-Contaminazione di Idee, associazione tuderte che ha ritenuto di appoggiarla.
Una bellissima esperienza, con momenti intensi e costante presenza di pubblico, anche se la fortissima pioggia ci ha penalizzato proprio nell’ultimo fine settimana. Questa riflessione anche per sottolineare come nella fatica di organizzare manfiestazioni di questo tipo ci si scontri con arroganze di vario genere che spiegano assai bene le ragioni per le quale la cultura in questo paese è agonizzante. Uno per tutti il relatore da noi contattato per la giornata su Marguerite Yourcenar – fino al trentennale della morte, che cade il prossimo anno, ne organizzeremo diverse altre – che 36 prima dell’appuntamento ci ha fatto sapere di essere indisponibile a presenziare in un’enoteca per un evento culturale, ritenendola “volgare”. La nostra risposta è stata chiara e senza possibilità di replica ed ha avuto a che fare proprio con l’arroganza della famosa “gente di cultura” italiana così distaccata dalla realtà da ritenersi troppo importanmte per mischiarsi alla plebe. Con buona pace dei racconti, poesie, versi, componimenti sul vino che popolano la letteratura di tutti i tempi.
Due parole sul pubblico: gentile, educato, attento, colto e pronto all’ascolto. Qualità che sembrano essersi perse in questo mondo di grida e di social network dove il più imbecille può “piacere” a migliaia di persone. Ne siamo felici.
Ora al lavoro per l’edizione estiva che si terrà a luglio 2016. E per le edizioni nella altre città che stiamo preparando. Al lavoro perché di cultura bisogna vivere e non morire. Per toglierla dalle mani dei morti in vita che ritengono che la cultura debba morire con loro perché se ne credono i possessori e vogliono impedirne la fruizione a chi non ritengono “degno” (anche questa volta noi – specializzati in scoperchiar tombe – siamo stati testimoni del loro essere avulsi da ogni realtà); per lottare contro personcine così attente a conservare sé stesse ed il nulla che sono da non vedere che di loro nessuna traccia rimarra una volta deposte le loro inutili membra sotto un paio di metri di terra.
Grazie a tutti, dovevamo proprio scriverlo.
(7 marzo 2016)
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