Politicanti che a furia di gridare permettono a Matteo Renzi di fare ciò che vuole

di Daniele Santi

Tanti sono i politicanti urlatori di professione che si sono rovinati la carriera sulla strada delle Unioni Civili: dalla Ministra della Salute Lorenzin che arriva a parlare di carcere e non adottabilità come se si trattasse di gatti e non di esseri umani, unita con i suoi prodi Giovanardi, Quagliariella ed Alfano nell’affondare quella disperata congrega di nullità che compono Ncd o Ap che dir si voglia ( – 2% in una settimana, dicono i sondaggi e partito all’1,9%); o il M5S che con i suoi demenziali componenti il direttivo, con gli interventi da camicia di forza del Sen. Airola che ha rischiato l’ictus a forza di gridare (incongruenze, ma che dire… Lo stimavamo Airola, e sul piano umano la stima non è cambiata), con l’inutile Di Battista ad affermare che il PD dovrebbe mettere la fiducia sulle Unioni Civili e che il M5S la voterà quella fiducia poi Di Maio – altro esempio di inusitata insipienza – che afferma subito il contrario, cioè che il M5S non voterebbe la fiducia, poi ci ripensa e “Noi ci siamo”, dice. Come se non se ne fosse accorto nessuno che ci sono. Coi casini che fanno. Poi la minoranza Pd ridicola ed attaccata al suo essere minoranza, quella minoranza che non ha MAI vinto un’elezione, che non è riuscita MAI a discutere la Legge sulle Unioni Civili con o senza stepchild adoption, la minoranza dei “zaguari da smachiare”  e i silenzi di Sinistra Italiana persa nella ricerca di un logo e di un nome, che quelli sono i problemi veri dell’Italia, e di Civati che non ha espresso verbo, ma almeno uno che quando non sa cosa dire tace, c’è.

L’inutile presenza politica di coloro che a forza di grida e di mosse sbagliate lasciano campo libero al premier e lasciano a Matteo Renzi lo scomodissimo ruolo di uomo solo al potere, fanno suonare una affermazione sulle Unioni Civili  a proposito di “un accordo di governo immaginando un emendamento sul quale dobbiamo essere pronti anche a mettere la fiducia. Che paura possono fare due persone che si amano, che chiedono di avere un’unione forte tra di loro? A me fanno paura quelli che si odiano”, come la frase del secolo.

Una frase così banale e così semplice suona come l’innovazione del secolo solo grazie alla stupidità ed alla cecità di coloro che si definiscono gli avversari di Renzi ed inanellano una figuraccia dietro l’altra, che cambiano idea ogni cinque minuti, che si presentano come se dovessero rifondare l’Italia (non sono solo i 5 Stelle a fare questo giochetto, pensate a Vendola ed ai suoi nostalgici della Sinistra che perde e fa perdere la Sinistra che da trent’anni dicono le stesse cose ed hanno il coraggio di presentare come innovatore assoluto Stefano Fassina che da sottosegretario ha firmato, come esponente di spicco del Pd, le leggi più impopolari ed inutili degli ultimi dieci anni, ed ora si scopre uomo di Sinistra), per molti dei quali il “No” alle Unioni Civili è stato difendere il diritto dei parlamentari a votare, per i quali l’ennesimo cambio di nome di una formazione di sinistra da 5% nata per togliere il 5% al Pd, rappresentano il massimo dell’innovazione. Ma si tratta di conservatori vergognosi e svergognati e speriamo che le urne gli diano una batosta indimenticabile.

E’ a causa di taluni simulacri che il Premier Renzi si trova ad essere uomo solo al potere (che non fa bene nemmeno a lui) circondato da una nulla che non è quello che patetiche opposizioni indicano nel suo stesso partito, perché il vero nulla viene dalle opposizioni: incapaci, cialtronesce, grottesche, che non sono nemmeno capaci di arrivare ad accordi parlamentari per il bene del Paese e dei cittadini che li stipendiano. Il loro ragionamento arriva al punto guadgantao nel primo sondaggio in programma. Uno spettacolo indecente.

(21 febbraio 2016)

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