di Daniele Santi
Insomma ci siamo sbagliati. Della stepchild adoption non frega niente (quasi) a nessuno. Renzi e Cirinnà hanno fatto una legge ed una battaglia, con i risultati e le tensioni che sono sotto gli occhi di tutti, per niente perché ai gay della stepchild adoption non importa un fico: parola di Alessio de Giorgi direttore del portale Gay.it che ha consegnato il suo aureo verbo all’etere direttamente da Radio Cusano Campus: “Mi stanno scrivendo molte persone in questi mesi” ha afferma de Giorgi. “Sono in tanti a pensare che sarebbe meglio accettare le unioni civili, anche senza stepchild adoption. Il 95% di noi omosessuali non ha figli e non intende averli. Perché fa una scelta di vita diversa, basata su due persone. Il senso di paternità, magari, lo sfoga sui nipoti”. Con tanti saluti alle minoranze, perché se il 95% – lo dice De Giorgi – non è d’accordo sulla o può fare a meno della stepchild adoption tanto vale non inserirla nella legge. Un discorso da grande statista alla Giovanardi, n’est pas? Un discorso da persona che ha a cuore, sul serio, il rispetto dei diritti di tutti ed è capace di ragionamenti profondi sulle questioni, snza approcci opportunistici – in questo caso al partito di maggioranza – che pretendono di essere assist, ma in realtà sono uno sgambetto.
Huffington Post, che riprende l’intervista radiofonica di De Giorgi, commenta così.
Da dove sia venuta la dichiarazione di De Giorgi non è dato saperlo, forse da una riflessione, che i meandri insondabili della mente umana sono appunto tali. E’ noto, e se ne stanno accorgendo tutti, non solo noi che lo diciamo da anni, che il grande disastro per la popolazione LGBT viene dai troppi chiunque che improvvisamente si sentono leader e sentendosi investiti di chissà quale responsabilità fanno dichiarazioni ai mezzi d’informazione a titolo personale che vengono lanciate come se fossero patrimonio [sic] delle gaye genti tutte. Not in my name.
L’improvvida uscita di De Giorgi farà disastri. E temiamo che non gioverà né a lui né al suo portale.
(19 febbraio 2016)
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