di Il Capo
Il blog del Vate, ci rincresce dargli qualche click in più, ma a volte non se ne può fare a meno, ha lanciato il suo diktat agli ex disoccupati che ha messo in Parlamento convincendoli di essere dèi; è un diktat non certo inaspettato, per quanto ci riguarda, ne stavamo giusto aspettando l’uscita, che riguarda la stepchild adoption della Legge cirinnà sulle Unioni Civili.
La prossima settimana si voterà al Senato per il DDL Cirinnà sulle unioni civili.
Nel disegno di legge è prevista la “stepchild adoption“, letteralmente “adozione del figliastro”, per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce MoVimento 5 Stelle sono varie per questioni di coscienza.
Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico.
In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti.
Non si fa ricorso a un’ulteriore votazione online perchè su un tema etico di questa portata i portavoce M5S al Senato possono comunque, in base ai dettami della loro coscienza, votare in maniera difforme dal gruppo qualunque sia il risultato delle votazioni.
Rincresce scriverlo, perché non è bello ricordare che l’avevamo detto, ma fin dall’inizio Beppe Grillo su questa questione era stato assai chiaro. Aveva più o meno detto che le unioni delle persone dello stesso sesso erano importanti, che il suo cialtronismo a 5Stelle era d’accordo, ma che la questione “non era una priorità”. Appunto. Perché la priorità del M5S non è fare in modo che le cose funzionino meglio in Parlamento, o che leggi contro la discriminazione vengano approvate, la priorità è far cadere il governo del Pd, far cadere Renzi e tentare di prenderne il posto con l’accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio messi lì per dominarli tutti. Non è solo un simbolo l’anello del potere di Tolkien, nel regno di Casaleggio è una realtà.
Il 6 febbraio gli Italiani che hanno a cuore i diritti, persone LGBT in primis, hanno visto di che pasta è fatto il guitto nazionale che ha tolto dalla disoccupazione le sue truppe cammellate dandogli uno stipendio pagato da tutti gli Italiani; ora le sue truppe di incompetenti dovrebbero dimostrare di non essere solo dei burattini, ma di avere anche capacità decisionali autonome, ma a quanto risulta da questo screenshot pubblicato da Gay.it del Senatore a 5 Stelle Airola, le cose vanno diversamente.
#DietrofrontM5S: così @AlbertoAirola spiega perché M5S ha cambiato idea su #stepchildhttps://t.co/p9O2mW86irpic.twitter.com/EMGjuxSmWG
— Gay.it (@gayit) 6 Febbraio 2016
Airola, in una intervista che ci aveva rilasciato il 14 ottobre del 2015, aveva parlato di Unioni civili come di “un’emergenza nazionale”, e francamente disgusta un po’ vedere come le cose cambino così in fretta, come alla prima flatulenza vaticana anche il partito che doveva insegnare come tenere la schiena diritta a tutti gli altri, sia pronto a genuflettersi e far saltare le leggi, sulla pelle delle persone LGBT che ingenuamente questo partito di sciagurati lo hanno votato.
Airola ci aveva rilasciato una serie di dichiarazioni che lasciavano poco spazio ai dubbi.
Ma quando si ha a che fare con un gruppo politico che non ha nessun tipo di autonomia decisionale e che vive sotto i ricatti dei Capi Supremi, pena l’espulsione (e la perdita di poltrona, stipendio e reputazione, considerando la portata di fuoco della macchina del fango grillica), che alla lotta politica con i voti e la mediazione sostituisce l’opposizione a tutti i costi e lo sfascismo, in nome della “purezza del Cittadino”, questi sono i risultati.
Spiace per chi ci ha creduto. Ora che si sono rivelati, trattateli come meritano.
(6 febbraio 2016)
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