di Gaiaitalia.com
E’ inutile prendersela con Giorgia Meloni per l’aggraziata ‘discrezione’ con cui ha voluto mettere ‘in piazza’, durante il ‘Family day’, la propria gravidanza da ‘non sposata’. La causa di quanto sta avvenendo nella nostra povera democrazia ha un solo e unico nome: Silvio Berlusconi. E’ lui il principale responsabile del ‘bordello’ a cui stiamo assistendo. E’ lui l’uomo che, a suo tempo, ebbe la grandiosa idea di ‘sdoganare’ la ‘marmaglia’ fascista: un ciarpame di sottosviluppati, nostalgici del ‘Duce’, che non hanno mai voluto apprendere nulla che andasse almeno un poco al di là del proprio profondissimo odio sociale. La principale responsabilità di Silvio Berlusconi è quella di esser stato, per 20 lunghissimi anni, il leader della destra italiana senza riuscire a dar vita a una moderna forza moderata, al contempo democratica e conservatrice. Al contrario, le ‘minchiate’ demagogiche lo hanno spesso suggestionato, rendendoci ridicoli in tutta Europa e nel mondo, nella convinzione di riuscire, con la sola forza degli slogan, là dove egli non era in grado di arrivare politicamente. Quest’ormai indefinibile imprenditore milanese era “sceso in campo” per provare a formare una destra liberale all’inglese, come quella attualmente guidata dal leader britannico David Cameron: un conservatore favorevole alle Unioni civili anche tra cittadini omosessuali, tanto per dirne una a caso. Viceversa, il ‘berlusconismo’ ha finito con l’appiattirsi sulla volgare grettezza di quelle ‘carogne’ in doppiopetto della destra ‘nostrana’, composta unicamente da piccolo borghesi opportunisti e ignoranti, detestati a suo tempo persino dal loro amato dittatore: Benito Mussolini. Bettino Craxi in persona glielo disse chiaramente sin dall’inizio, al ‘buon’ Silvio: “Con i fascisti, mai”! E io stesso mi ritrovo ancora oggi costretto a spiegare ad allievi, amici e conoscenti che quel saggio di Proudhon intitolato ‘Che cos’è la proprietà’, tramite il quale il leader del Psi voleva rinnovare la sinistra italiana per riallacciarla direttamente alla cultura illuminista europea, si apre con una frase inequivocabile: “La proprietà privata è un furto”! Ciò al fine di far comprendere che, se Bettino Craxi fosse ancora in vita, sarebbe schierato assai più a sinistra del sottoscritto e come l’esistenza stessa di una destra inguardabile, da debellare da ogni consesso politico ufficiale, mi costringa da decenni a schierarmi, nella maggior parte dei casi, con il ‘fronte’ progressista. Per farla breve, le mie convinzioni personali, di limpida discendenza liberaldemocratica e ‘gobettiana’, non riescono a trovare alcuna rappresentanza politica, poiché da sempre il mondo moderato italiano risulta ‘infestato’ dai fantasmi dell’irrazionalismo retorico post fascista, sovrapposto al grigio qualunquismo dei vecchi democristiani: un bel ‘tortino’ di escrementi, corredato dalle ‘mosche cocchiere’ del clericalismo autoritario. Anziché ‘battezzare’ una nuova destra ‘crociana’, in una fase storica assai favorevole per il concomitante tracollo del ‘dottrinarismo marxista’, Silvio Berlusconi ha finito col generare un ‘casino’ ancora peggiore rispetto a quello già esistente negli anni della ‘guerra fredda’. Si tratta di un problema che si sta ponendo, per la verità, anche nei Partiti consevatori di altre parti del mondo, in cui un esagitato come Donald Trump, “ricco, grasso e con un sigaro in bocca” tanto per usare le parole dello stesso Karl Marx, attira l’attenzione di mass media e sondaggisti – altra categoria da giustiziare sulla pubblica piazza come “nemici del popolo” – assai più di un ragazzo ‘pulito’ e vivaddio ‘normale’ come Marco Rubio. La socialdemocrazia occidentale ha indubbiamente i suoi problemi: questo è un dato indiscutibile. Ma anche le destre hanno i loro, con la complicità di un mondo dell’informazione sempre pronto a ‘piazzare’ un microfono sotto al naso del primo miliardario in delirio di onnipotenza, da rinchiudere in una cella imbottita con indosso una bella camicia di forza. Le destre occidentali dovrebbero smetterla di cercare un nuovo Adolf Hitler depistato da un ‘fake’ come i ‘Protocolli di Sion’, per individuare, invece, un conservatore ostinato e tenace alla Winston Churchill, il quale, all’alba del 57esimo giorno consecutivo di bombardamenti su Londra, dimostrò la forza morale di gridare in faccia ai nazisti, agli inglesi stessi e al mondo tutto: “Never surrender”! Ovvero: “Non ci arrenderemo mai”! E’ la ‘forza morale’ a risultare totalmente assente, in quest’epoca di globalizzazione politica e dell’informazione.
(5 febbraio 2016)
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