di Il Capo
Il disastro chiamato Family Day del 30 gennaio scorso (no, non voglio sentire discussioni, né che s’inventino balle. Ero lì e ho visto tutto, anche il Circo Massimo semivuoto e gli atteggiamenti da Chiesa di Westboro di troppi tra i partecipanti). Cielo grigio come grigio è il futuro degli integralisti organizzatori, un popolo di morti, che si sono arroccati su posizioni medievali, mancava solo la pira pronta per le fiamme, inventandosi veramente qualsiasi cosa per giustificare il loro odio, perché di solo questo può trattarsi, odio verso chiunque non la pensi come loro e verso chiunque vada in una direzione differente da quella indicata da quelli che sono i loro vergognosi rappresentanti. Innanzitutto le cifre: millantano 2 milioni di persone. Forse 300mila, ad essere generosi. Buttano fuori persone che sono lì per assistere pacificamente e pacificamente manifestare il loro dissenso. Sono vestiti di cartelli e slogan che trasmettono tutto l’orrore che vivono dentro, questi signori. Tutto il loro terrore per un mondo che ritengono li porterà verso la perdizione, profondamente consapevoli di non essere abbastanza forti di fronte a quelle che chiamano tentazioni. Si tranquillizzino, sono in ottima compagnia.
La stampa, assai amica delle loro manifestazioni, molto più che delle Unioni Civili, questa volta non ha potuto esimersi e ha dovuto denunciare gli ennesimi casi di pedofilia tra prelati, tra di loro un piacente pretino antigay che partecipava agli incontri di sesso gay: non ci scandalizziamo, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Ma la pianti di far pagare agli altri l’orrore che porta dentro. Oppure l’altro, quello della Caritas che chiedeva favori sessuali in cambio di appoggio alle istanze umanitarie.
Questi dittatori della fede, questi impresentabili, questi che siccome credono a qualcosa in cui credono solo loro vogliono costringere tutti gli altri a crederci, hanno commesso il 30 gennaio scorso l’errore più grossolano della loro inutile e vuota esistenza, organizzando una manifestazione che persino la chiesa alla quale dicono di rivolgersi ha ignorato. Dai palazzi d’Oltretevere un silenzio gelido, nemmeno una parola sulla stampa vaticana, nessuno ha detto nulla. Persino Bagnasco è stato zitto. Ed è forse il vero e unico miracolo dell’inutile giornata.
Ora, per fortuna, la legge andrà avanti e politica prona al cattofascismo permettendo, verrà approvata restituendo ai cittadini di questo paese trattati come appestati dagli integralisti unici ad amare le loro famiglie, unici autorizzati a farlo, come se i sentimenti e la vita degli altri non contassero nulla (e per loro è proprio così), la dignità calpestata da gente che la dignità non sa nemmeno dove sta di casa, li libererà dalle manifestazioni di questi signore e signori rosi da invidia, livore, odio e pronti, nel loro delirio estatico, a fare qualsiasi cosa pur di garantirsi quel paradiso che tanto anelano. Un popolo di morti.
(1 febbraio 2016)
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